DANIMARCA, FINLANDIA E SVEZIA SUL PODIO, ITALIA AL QUART’ULTIMO POSTO DELLA CLASSIFICA UE MALGRADO ALCUNI PROGRESSI.

Il Digital Economy and Society Index (DESI) è un indice composito che in base a una serie di indicatori specifici, di anno in anno, permette di valutare il livello di digitalizzazione dei Paesi membri dell’Unione Europea e tenere traccia dei progressi compiuti su questo versante. L’indice si articola in 5 macro aree principali, ognuna delle quali raggruppa diversi aspetti dell’Agenda Digitale che gli Stati europei sono chiamati a realizzare.

DESI 2017 indicatoriIl DESI 2017 vede sul podio Danimarca, Finlandia e Svezia, che risultano essere quindi i 3 Paesi con le economie digitali più sviluppate d’Europa. A breve distanza dal podio i Paesi Bassi, seguiti da Lussemburgo, Belgio, Regno Unito e Irlanda. Ultima classificata è la Romania, preceduta da Bulgaria, Grecia e Italia.

Il nostro Paese si classifica così al quartultimo posto della classifica generale, la stessa posizione occupata già nel 2016, malgrado alcuni progressi realizzati più rapidamente rispetto alla media europea (sul fronte della fatturazione elettronica ad esempio). A pesare sul posizionamento sono soprattutto i bassi livelli di competenze digitali.

DESI 2017 Europa

INTEGRAZIONE DI TECNOLOGIE DIGITALI PER IL BUSINESS IN EUROPA

Il DESI indaga l’integrazione di tecnologie digitali all’interno delle aziende considerando, il grado di digitalizzazione delle imprese (Business Digitisation) e lo sviluppo del commercio elettronico (eCommerce). A ognuno di questi due aspetti è valutato tramite indicatori specifici: l’uso di strumenti digitali per la condivisione di informazioni, l’uso di dispositivi per l’identificazione a radiofrequenza (RFID), l’utilizzo di social media, soluzioni per la fatturazione elettronica, sistemi cloud e valori percentuali sulla diffusione dell’eCommerce tra le PMI.

Nel complesso, Danimarca, Irlanda e Svezia risultano i Paesi con il maggior tasso di integrazione di tecnologie digitali. L’eCommerce guida la crescita di Repubblica Ceca e Irlanda, mentre la digitalizzazione del business è il fattore trainante in Bulgaria, Italia, Finlandia e Lussemburgo.

DESI 2017, EU Integration of digital technology

Solo un quinto delle aziende europee raggiunge un alto livello di digitalizzazione, ma le percentuali variano fortemente da uno stato all’altro. Basti pensare che metà delle aziende Danesi risultano fortemente digitalizzate, mentre in Bulgaria e Romania lo è meno di 1 azienda su 10. In Romania, Bulgaria, Ungheria, Lettonia, Italia e Polonia, più del 50% delle aziende non ha ancora fatto seri investimenti in tecnologie digitali, limitandosi spesso a un sito web e pochi PC. Nel breve periodo sono invece social media, fatturazione elettronica e app mobile a guidare la trasformazione digitale del business nell’Unione Europea. Anche l’uso del cloud computing cresce a ritmi sostenuti, ma solamente nelle aziende più grandi.

INTEGRAZIONE DI TECNOLOGIE DIGITALI PER IL BUSINESS IN ITALIA

Quanto a integrazione di tecnologie digitali, le imprese italiane sono ancora al di sotto della media europea, ma dei progressi sono stati compiuti. In particolare, le nostre aziende sono tra le prime in Europa per quantità di fatture elettroniche scambiate. Un risultato positivo, il cui merito va attribuito in buona parte all’obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica nei rapporti commerciali tra imprese e Pubblica Amministrazione.

DESI 2017 Italia

Risulta abbastanza diffuso l’uso di dispositivi RFDI per l’identificazione a radiofrequenza e di software gestionali ERP per l’integrazione dei processi di business aziendali. Diventa comune l’adozione di sistemi cloud da parte di aziende di piccole dimensioni (la maggioranza in Italia) per risparmiare sui costi di una alternativa gestione on-premises. Prende quota l’uso dei social media, mentre sembra ancora poco sviluppato il commercio elettronico rispetto agli altri Paesi europei.

Da settembre 2016 l’Italia ha poi avviato una strategia per lo sviluppo dell’industria 4.0, che mira a modernizzare l’industria manifatturiera con tecnologie e modelli commerciali digitali. Tra le misure previste vi sono deduzioni fiscali per partecipazioni nelle startup innovative, altre soluzioni finanziare a sostegno dell’innovazione e la creazione di poli di innovazione digitale e centri di competenza.

Per portare avanti il percorso di crescita del Paese bisognerà continuare a investire sulle competenze e sensibilizzare le imprese (in particolare le PMI) sulle possibilità offerte dall’economia digitale per stimolare nuovi e maggiori investimenti.

13 settembre 2016

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