Tra il 26 e il 28 maggio il Palazzo dei Congressi di Roma ha ospitato la ventiseiesima edizione del ForumPA: l’evento dedicato al tema dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione e nei Sistemi Territoriali.

L’obbiettivo era quello di promuovere e facilitare l’incontro e il confronto tra Pubbliche Amministrazioni, aziende e cittadini sui temi chiave dell’innovazione e del digitale, stimolandone la partecipazione attraverso incontri, convegni e tavole rotonde. Si è quindi parlato molto di tecnologia, digitalizzazione, sviluppo e innovazione da diversi punti di vista: in alcuni casi restando su un piano più generale, in altri casi attenzionando aspetti e strumenti specifici.

Uno degli strumenti utili alla realizzazione dell’Agenda Digitale, già operativo da qualche tempo e che è stato perciò possibile analizzare attraverso dati certi, è la Fatturazione Elettronica. Al Forum PA 2015 non poteva mancare un’analisi dei dati raccolti finora a tal proposito ed infatti questi sono stati presentati il 26 maggio nell’ambito del convegno “La Fatturazione Elettronica verso la PA: un nuovo passo verso la Digitalizzazione”.

Vediamo perciò insieme alcuni dei dati riportati dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano.

DIAMO I NUMERI

Il numero dei fornitori abituali della Pubblica Amministrazione si compone di circa 100 mila soggetti, a cui si aggiungono 1,8 milioni di fornitori occasionali. Su questa base, una volta che il sistema funzionerà a pieno regime, si stima che saranno circa 50 milioni le fatture scambiate ogni anno tra fornitori e uffici pubblici.

I dati più interessanti sono però probabilmente quelli che riguardano i risparmi consentiti dalla digitalizzazione del processo di fatturazione. Si parla di circa 17 euro per ogni fattura ricevuta dalle Pubbliche Amministrazioni e  di una cifra compresa tra 6 e 8,5 euro per i fornitori.

Ma questo è solo l’inizio. Realizzando una completa digitalizzazione del ciclo dell’ordine e una completa integrazione e dematerializzazione dei documenti, il risparmio potrebbe arrivare a cifre comprese tra 25 e 65 euro per ogni ciclo di fatturazione (dall’avvio dell’ordine alla chiusura del pagamento).

Riducendo i costi delle attività legate alla fatturazione, quelli necessari al mantenimento degli archivi cartacei e ottimizzando i tempi per l’esecuzione dei processi, l’Osservatorio stima un risparmio di 1 miliardo di euro all’anno per la Pubblica Amministrazione italiana.

Altro dato positivo è quello che vede diffondersi la Fatturazione Elettronica anche tra le aziende private, il che permetterà di dare un colpo di acceleratore alla digitalizzazione dell’intero sistema.

Il direttore del Forum PA, Gianni Dominici, ha definito la Fatturazione Elettronica “una killer application” in grado di eliminare le cattive abitudini finora vigenti e, paragonandola al passaggio avvenuto dalla tv analogica a quella digitale, “un cambiamento irreversibile”.

4 giugno 2015