SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), partire dal mondo dell’istruzione per digitalizzare il Paese.

Da oggi, 110.000 studenti iscritti alla Sapienza Università di Roma potranno accedere ad Infostud, il portale dell’ateneo dedicato alla didattica, tramite Identità Digitale SPID.

Il rettore Eugenio Gaudio e la ministra Marianna Madia ne hanno dato notizia pochi giorni fa, tramite una lettera inviata a tutti gli iscritti dell’ateneo romano. La Sapienza diventa così il primo ateneo italiano ad aver aderito al Sistema Pubblico di l’identità Digitale e un esempio per tutto il mondo dell’istruzione, sia accademico che scolastico, la cui digitalizzazione è prevista e programmata attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

DIGITALIZZARE LA SCUOLA: COSA È STATO FATTO E COSA OCCORRE FARE ANCORA?

Scuola Digitale

I dati raccolti dall’Osservatorio tecnologico gestito dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), riguardanti l’utilizzo di attrezzature tecnologiche per la didattica nell’anno scolastico 2014-2015, danno un quadro dell’attuale stato di digitalizzazione della scuola italiana.

Nell’anno scolastico appena trascorso il MIUR ha conteggiato oltre 33.000 istituti scolastici attivi e 326.000 aule. Di queste ultime, il 70% è connesso in Rete in modalità cablata o wireless (ma spesso con una connessione inadatta alla didattica digitale), il 41,9% è dotata di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) e il 6,1% di Proiettore Interattivo.

Quanto alla disponibilità di PC, Tablet e altri strumenti digitali per gli alunni, in un anno la media nazionale è passata da 1 dispositivo ogni 8,9 alunni ad 1 ogni 7,9 alunni (segnale positivo, per quanto contenuto). Avanza anche la digitalizzazione dei servizi: il 99.3% degli istituti ha un sito web, il 58.3% utilizza forme di comunicazione scuola–famiglia online, il 69.2% utilizza un registro elettronico di classe.

Più difficoltosa appare invece la digitalizzazione amministrativa della scuola. Nell’80% dei casi si registrano archivi cartacei ormai saturi e l’assenza di sistemi di conservazione digitale a norma e nel 68% degli istituti è assente un sistema informatico di gestione documentale.

È quindi necessario accelerare il processo di digitalizzazione della scuola con azioni maggiormente incisive e in linea con gli obbiettivi posti a livello europeo, investire in un disegno organico di innovazione con programmi e azioni coerenti.

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD), COS’È E COSA PREVEDE?

Presentazione PNSD

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento redatto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per definire e indirizzare una strategia di innovazione della scuola italiana e del suo sistema educativo nell’era digitale. Lo strumento con cui il Ministero intende mettere in atto una parte strategica della Legge n° 107 del 13 luglio 2015 (La Buona Scuola).

Tra gli obbiettivi del PNSD vi è il ripensamento in chiave digitale della didattica e degli ambienti di apprendimento, l’acquisizione di nuove e maggiori competenze digitali da parte degli studenti e la formazione di docenti e personale amministrativo. Il Piano fissa priorità, azioni e investimenti, assegna risorse, crea opportunità per collaborazioni tra Ministero, Regioni, ed enti locali per avere un impatto percepibile in tutto il Paese, da Nord a Sud. Ma soprattutto, il Piano Nazionale Scuola Digitale intende dar vita ad una trasformazione culturale, non limitata quindi ad un semplice dispiegamento di tecnologia.

Le tecnologie rappresentano uno strumento utile a semplificare e potenziare tanto le attività di formazione e apprendimento quanto quelle amministrative, ma occorre che siano implementate e sfruttate correttamente.

Per una efficace innovazione del mondo scolastico occorrerà superare una serie di sfide: metodologiche e didattiche per i docenti, organizzative per i dirigenti scolastici e il personale amministrativo. La scuola può acquisire un ruolo strategico e diventare un enorme generatore di domanda di innovazione, utile a cambiare l’intero Paese. SPID può essere la chiave con cui  avviare il motore del cambiamento.

15 giugno 2016

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