Per dare una boccata di ossigeno al Paese il prima possibile è necessario che le vaccinazioni anti Covid-19 procedano rapidamente. La digitalizzazione del consenso informato attraverso la ProxySign Interactive Trust Platform può contribuire significativamente a questo scopo.

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CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID-19, LA SITUAZIONE ATTUALE

Alla data del 19 gennaio 2020 sono 4.285 i soggetti vaccinati per Covid-19 in Italia, ovvero i cittadini a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino. 1.197.913 le persone a cui è stata somministrata solo la prima dose di vaccino.

Ad oggi, la stragrande maggioranza dei soggetti a cui è stata somministrata almeno la prima dose di vaccino appartiene alla categoria degli operatori sanitari e sociosanitari (725.310), esposti a un più alto rischio di contagio, seguiti da personale non sanitario (395.557), ospiti delle RSA (71.147) e over 80 (5.899).

Numeri vaccinazioni Covid-19 aggiornati nel “Report Vaccini Anti COVID-19”.

Va detto che i vaccini attualmente disponibili, quelli messi appunto da Pfizer e Moderna, non saranno sufficienti ad assicurare all’Italia l’immunità di gregge. Perché ci siano le condizioni utili a raggiungere la copertura totale bisognerà quindi aspettare anche l’arrivo dei vaccini di AstraZeneca, CureVac, Johnson & Johnson e Sanofi.

Sul questo tema si è espresso Giovanni Rezza, attuale Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, secondo cui per raggiungere l’immunità di gregge bisognerà arrivare a vaccinare “tra il 60 e il 70% della popolazione”.

Secondo quanto dichiarato dal commissario straordinario Domenico Arcuri l’obiettivo è riuscire a “vaccinare in una stagione a cavallo tra la prossima estate e il prossimo autunno tutti gli italiani che lo vorranno”.

LE CONDIZIONI PER RAGGIUNGERE L’IMMUNITÀ DI GREGGE IL PRIMA POSSIBILE

Per raggiungere l’obiettivo dell’immunità di gregge da Covid-19 nei tempi  pronosticati dal commissario Arcuri occorre che la campagna vaccinale proceda con velocità ed efficienza, tanto più alla luce dei recenti ritardi nelle consegne dei vaccini Pfizer destinati all’Italia.

Infatti, prima riusciremo ad allentare e infine sciogliere completamente i vincoli a cui i cittadini e tante attività produttive sono attualmente costretti, prima sarà possibile avviare la ripresa economica, muovere i primi passi verso un ritorno alla normalità e dare una boccata d’ossigeno (la metafora ci sembra particolarmente appropriata) al Paese.

Chi ci segue sa che digitalizzazione, velocità ed efficienza vanno generalmente d’accordo e che la prima è funzionale alla crescita delle altre due. La campagna vaccinale anti Covid-19 non fa eccezione.

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CONSENSO INFORMATO VACCINAZIONI COVID-19, I LIMITI DEL CARTACEO

Nella procedura di vaccinazione per Covid-19, la raccolta del consenso informato dei soggetti da vaccinare è obbligatoria e richiede necessariamente che una sottoscrizione con firma autografa.

Gestire questo passaggio preliminare alla somministrazione del vaccino in formato cartaceo crea una serie ostacoli e comporta:  

  • prima, la necessità di stampare, trasportare, distribuire i moduli cartacei da far firmare;
  • dopo, una serie attività di back office per una adeguata attività di catalogazione ed archiviazione dei moduli firmati;
  • nel complesso, maggiori rischi di errori e smarrimento di documenti, ingenti costi legati alla gestione del materiale stampato.

Insomma, la gestione cartacea della raccolta del consenso informato rende il processo decisamente meno fluido e più lento, costoso e problematico di quanto non sarebbe attraverso una sua gestione in digitale.

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CONSENSO INFORMATO CON PROXYSIGN, I VANTAGGI DEL DIGITALE

Una soluzione digitale per la raccolta del consenso informato esiste già ed è già stata adottata con successo da una delle prime Aziende Sanitarie Locali ad aver avviato le vaccinazioni anti Covid-19 in Italia.

Parliamo chiaramente di una soluzione InfoCert, la ProxySign Interactive Trust Platform. Come funziona:

  • dopo il riconoscimento del vaccinando attraverso la sua tessera sanitaria, il personale dell’ASL procede ad effettuarne l’anamnesi e ad inserire i dati su un terminale;
  • il titolare dei dati (il soggetto da vaccinare) appone su un tablet due firme grafometriche, che vengono immediatamente recepite e verificate dal sistema.

Completato il processo, in pochissimi minuti e senza nessun passaggio cartaceo, documenti e dati personali associati vengono immediatamente inviati a un sistema di conservazione digitale a norma.

La gestione digitale con ProxySign della procedura di vaccinazione ha quindi il vantaggio di

  • diminuire i tempi di permanenza degli utenti all’interno del centro vaccinale;
  • azzerare i rischi di errore procedurale;
  • significativamente i costi di gestione a carico dell’ASL eliminando le attività di back-office.

Più in generale, la ProxySign Interactive Trust Platform consente di gestire qualsiasi tipologia di documento PDF che necessiti di raccogliere informazioni in modalità interattiva, ha tempi di implementazione rapidissimi, garantisce piena compliance normativa ed è già predisposta per la conservazione digitale dei dati sensibili, come previsto dalla legge.