SOLO UN ITALIANO SU 10 PRENDE IN CONSIDERAZIONE I SERI RISCHI LEGATI ALLA SICUREZZA DEI DATI CONTENUTI NEL PROPRIO SMARTPHONE

Cominciamo con il prendere atto di un fatto noto a tutti noi, ma necessario ad introdurre il tema e le riflessioni che vogliamo condividere in questo articolo: nel corso degli ultimi 10 anni gli smartphone sono entrati a far parte della nostra vita quotidiana in modo crescente.

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Attraverso lo smartphone gestiamo contatti e comunicazioni in ambito privato e lavorativo, utilizziamo app per effettuare pagamenti e controllare il nostro conto in banca, per prenotare visite mediche, per custodire, inviare e avere a disposizione documenti, file e informazioni estremamente personali. Buna parte della nostra vita è accessibile attraverso lo schermo del cellulare.

Tuttavia, sono ben pochi gli italiani che si preoccupano di proteggere in modo adeguato i propri dispositivi da possibili, e sempre più diffusi, cyber attacchi diretti in modo specifico ai dispositivi mobili.

SOLO IL 10% DEGLI UTENTI PRENDE IN CONSIDERAZIONE I RISCHI LEGATI ALLA SICUREZZA DEL PROPRIO SMARTPHONE

mobile-security-01Uno studio condotto da Samsung, il Samsung Trend Radar, ha rivelato che su un campione di 1.500 italiani tra i 18 e i 65 anni solo il 10% prende in considerazione i rischi legati alla sicurezza dei dati contenuti nel proprio smartphone.

Il 27% del campione utilizza lo smartphone dai 30 ai 60 minuti al giorno, mentre il 34% arriva fino a 90 minuti di utilizzo quotidiano. Secondo il presidente di Samsung Electronics Italia, Carlo Barlocco, «Lo smartphone è il dispositivo preferito da sei italiani su dieci, supera tutti i dispositivi hi-tech nell’utilizzo quotidiano. Ma per un italiano su tre è anche lo strumento principale per svolgere pratiche legate a salute, tempo libero e conti bancari».

Il 39% dei soggetti interessati dallo studio si considera esperto in materia di smartphone e ben informato sulle caratteristiche tecniche, ma l’87% non ha mai considerato l’esigenza di far fronte ai rischi esistenti per i propri dati personali e solo l’8% preferisce evitare di conservare sul cellulare documenti e file contenenti informazioni particolarmente sensibili.

TROJAN BANCARI E MOBILE MALWARE, FENOMENO IN CRESCITA NEL 2018

mobile-security-02Il McAfee Mobile Threat Report parla di oltre 16 milioni di mobile malware rilevati nel terzo trimestre del 2017, un numero destinato probabilmente ad aumentare nelle prossime edizioni dello studio. Per il 2018 gli esperti prevedono in particolare una crescita dell’incidenza di trojan bancari (malware nascosti all’interno di programmi apparentemente innocui) e attacchi miranti allo spionaggio e furto di dati sui dispositivi mobili.

Orientare i cyber attacchi verso gli smartphone è vantaggioso dal punto di vista del cyber crimine poiché la maggior parte degli utenti non protegge i dispositivi come dovrebbe, rendendoli facilmente vulnerabili. Pochi considerano il numero di cellulare come un dato riservato, così che diventa semplice mettere in atto operazioni di phishing anche via sms. Lo smartphone rappresenta strumento perfetto per attività di spionaggio dal momento che sarà sempre accanto alla vittima e darà la possibilità di sfruttare fotocamera e microfono per rubare informazioni.

STRUMENTI DI DIFESA PER IL PROPRIO SMARTPHONE

Così come per il PC, nell’utilizzare lo smartphone resta valida l’esortazione a coltivare un ragionevole dubbio, evitare di cliccare link o eseguire applicazioni della cui affidabilità e paternità non si sia certi, valutare bene il rischio che deriva dall’accedere a reti Wi-Fi pubbliche e app store non approvati, difendere il dispositivo con un software di sicurezza completo.

30 maggio 2018

SICUREZZA E PROTEZIONE PER IL TUO SMARTPHONE

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