La firma digitale SPID è il focus delle linee guida di AgID contenenti le regole tecniche per la sottoscrizione elettronica di documenti tramite l’identità digitale.

Si tratta di una firma elettronica che consente di sottoscrivere un documento – come un contratto o un atto – in modalità totalmente dematerializzata, semplicemente autenticandosi presso il proprio gestore di identità SPID (IdP).

L’unione di due strumenti progettati per semplificare il rapporto tra cittadini ed enti pubblici e privati promette di dare un’ulteriore spinta alla semplificazione burocratica e alla digitalizzazione documentale.

Ma come funziona lo SPID con firma digitale e in quali casi si utilizza? Più sotto risponderemo a tali domande approfondendo tutti gli aspetti collegati a questa modalità di firma elettronica.

SPID e firma digitale: differenze e utilizzi

Prima di entrare nel merito un sintetico ripasso.

SPID è acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale e indica una tecnologia che permette a cittadini e professionisti di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di aziende del settore privato. Il servizio si attiva attraverso il sito web di uno dei provider accreditati dall’AgID, come nel caso dello SPID InfoCert che fornisce servizi su misura per privati e professionisti.

La firma digitale è l’equivalente di quella autografa apposta su un pezzo di carta e ha il medesimo valore legale. Anche la firma digitale può essere chiesta da cittadini e da imprese a uno dei gestori che hanno l’accreditamento AgID. In base al servizio scelto si appone la propria firma in diverse modalità: le soluzioni di InfoCert firma digitale per esempio consentono di firmare in modo dematerializzato usando vari device (PC o smartphone, chiavetta USB, smartcard) a seconda delle esigenze.

Firmare con SPID: le linee guida AgID

Le “Regole Tecniche per la sottoscrizione elettronica di documenti ai sensi dell’art. 20 del CAD” – emanate il 26 marzo 2020 dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) – descrivono e regolano il tipo di firma elettronica comunemente definita firma con SPID.

Le finalità sono quelle di dare modo ai cittadini di sottoscrivere un documento online proposto da un fornitore di servizi SPID in modalità dematerializzata, autenticandosi presso il gestore di identità SPID.

Per firmare digitalmente con SPID non c’è bisogno di dotarsi né di smartcard, né degli altri dispositivi QSCD necessari per le firme elettroniche qualificate.

Le linee guida AgID ammettono l’uso di SPID per la firma digitale per le persone fisiche, escludendo quindi lo SPID delle persone giuridiche. Ciò significa che un contratto è valido soltanto se coinvolge specifici soggetti e non organizzazioni impersonali.

Si può usare invece l’identità digitale per uso professionale della persona fisica, come nel caso dei liberi professionisti, per la sottoscrizione di contratti per conto di soggetti giuridici, quali enti della PA o società private.

Come funziona la firma digitale online con SPID

Non è il caso di fare una descrizione integrale delle complesse funzionalità tecniche della firma con SPID. Può essere però utile dare un cenno ai passaggi basilari del sistema:

  1. Il fornitore di servizi SPID (SP) ti propone, previa autenticazione con la tua identità digitale, di sottoscrivere un documento;
  2. Se accetti, SP predispone il modello del documento, vi appone il sigillo elettronico qualificato (QSeal) e lo invia al gestore di identità SPID (IdP) da te utilizzato;
  3. IdP procede ad autenticarti nuovamente e ti consente di visionare l’intero documento, poi ti chiede di acconsentire esplicitamente alla sottoscrizione del medesimo;
  4. Conclusa l’acquisizione del consenso, IdP sigilla una seconda volta il documento con il proprio sigillo elettronico qualificato (QSeal);
  5. A questo punto IdP ti fa visualizzare e scaricare il file PDF che costituisce il documento firmato elettronicamente con SPID;
  6. Infine, IdP invia a SP il documento con firma SPID.

Firma digitale SPID: quando si utilizza?

Adesso è chiaro come SPID permette di firmare digitalmente i documenti elettronici. Le restrizioni all’uso sono quelle indicate nelle Linee Guida AgID, oltre ad alcune limitazioni tecniche:

  • il provider dell’identità digitale deve essere abilitato all’utilizzo di questo sistema;
  • il documento informatico da sottoscrivere è predisposto all’apposizione della firma digitale.

In sintesi, per sfruttare suddetta modalità di firma digitale bisogna accertarsi che sia consentita dall’ente che predispone il file da firmare, altrimenti potrai usare la normale firma digitale.

In quali casi la firma digitale SPID può essere utile? In linea generale, per le aziende è un plus avere a disposizione molteplici sistemi informatici di firma e di autenticazione. In questo modo, si ottimizza la gestione dei processi e si utilizza la tipologia di firma adeguata alla corretta validazione legale.

Nello specifico, pensiamo alla contrattualistica di lavoro: i dipendenti/collaboratori con identità SPID sono facilitati nella gestione delle firme di contratti e di documenti formali.

Firma digitale con SPID di InfoCert

Abbiamo visto come lo SPID e la firma digitale possono essere usati in modo combinato per sfruttare i benefici dei due strumenti.

Il principale vantaggio è la garanzia dell’autenticità della firma, attestata dalla tua identità SPID, unitamente alla sicurezza che il documento non può essere manomesso dopo la sottoscrizione.

Per quanto la firma con SPID abbia alcune limitazioni, il processo di dematerializzazione documentale procede spedito e non è difficile immaginare forme sempre più semplificate di firme informatiche.

Per utilizzare la firma digitale con SPID è necessario affidarsi ai provider che propongono questa soluzione. Ad esempio, InfoCert è una delle autorità di certificazione accreditate e consente con lo SPID attivo di acquistare il certificato di firma digitale che meglio risponde alle esigenze specifiche del libero professionista, dell’azienda o del privato.