OSSERVAZIONI SU INDUSTRIA 4.0 PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLE IMPRESE ITALIANE ALLA LUCE DEI NUOVI SCENARI DIGITALI

Il 2017 è stato un anno caratterizzato da numerosi incentivi fiscali e misure utili a favorire gli investimenti in innovazione digitale da parte delle aziende nell’ambito del Piano Nazionale Impresa 4.0.

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I risultati riportati dal Ministero dello Sviluppo Economico parlano di un aumento degli investimenti in beni capitali del 9%, di un aumento degli ordini di beni strumentali con picchi del +11,6% per macchinari e altre apparecchiature e di una crescita media della spesa in attività di innovazione, ricerca e sviluppo tra il 10% e il 15%. Restano invece contenuti gli investimenti early stage (investimenti a sostegno delle fasi iniziali di un’impresa o di un business, volti ad esempio a finanziare una start up o un nuovo brevetto tecnologico), che crescono solo del 2%.

VANTAGGI COMPETITIVI TERRITORIALI E TECNOLOGIE 4.0 PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELL’INDUSTRIA ITALIANA

Industria italianaAlcune considerazioni interessanti sul tema arrivano da un libro di Fabio Menghini, allievo dell’economista anconitano Giorgio Fuà, intitolato “Industria 4.0. Imprese e distretti nella web economy. Percorsi per lo sviluppo della manifattura italiana”.

Secondo l’autore, benché i primi risultati del Piano Impresa 4.0 appaiano incoraggianti, gli investimenti fissi restano ben al di sotto dei livelli precedenti l’ultima crisi economica ed è ancora troppo presto per parlare di una reale inversione di tendenza piuttosto che dell’effetto temporaneo di semplici interventi di ammodernamento. L’obiettivo dovrebbe essere il riposizionamento dell’industria italiana all’interno dei nuovi scenari dipinti da questa 4a rivoluzione industriale, di cui l’applicazione di Internet e delle tecnologie digitali ai processi produttivi rappresenta il punto chiave. Per questo servono interventi utili a stimolare l’innovazione e salvaguardare le aziende italiane, per lo più piccole e medie imprese, nei confronti dei colossi mondiali della digital economy.

Sebbene la dislocazione dei sistemi di produzione abbia oggi raggiunto dimensioni globali, secondo Menghini, i vantaggi competitivi sembrano assumere invece connotati sempre più territoriali. Nuove attività basate sull’utilizzo di tecnologie avanzate possono affermarsi sulla base di una attività preesistente per sfruttarne i vantaggi, in termini di competenze, risorse, mano d’opera qualificata. Ne è un esempio una start up italiana dedita alla produzione di polveri metalliche per le stampanti 3D in un’area come quella di Terni, da sempre a vocazione metallurgica.

MODELLI DI BUSINESS PIÙ DINAMICI E VELOCI ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE DIGITALI

IOT e tecnologie digitali per l'industria 4.0La rivoluzione generata dall’Industria 4.0 rappresenta un percorso obbligato tanto per le grandi aziende del settore manifatturiero quanto per le PMI, che rischiano altrimenti di perde in termini di competitività ed esser tagliate fuori dal mercato nel giro di pochi anni. La Germania e, sulla scia del piano Industry 4.0 tedesco, altri Paesi dell’Unione Europea stanno agendo con decisione per dotare le aziende dei mezzi utili a difendere le proprie quote di mercato nel nuovo panorama digitale.

Trasformazione digitale e modelli di business più dinamici e veloci sono gli strumenti con cui migliorare produttività ed efficienza dei processi, nonché la gestione dei costi. Gli smart object dell’Internet of Things permettono ad esempio di controllare i consumi energetici e lo stato degli impianti produttivi grazie a informazioni fornite in tempo reale, il cloud permette di gestire i dati risparmiando sull’acquisto e la manutenzione di dispositivi on premise, altri sistemi consentono di rendere più efficiente la logistica e la gestione di ordini e scorte in magazzino.

SICUREZZA E INTEGRITÀ NELLO SCAMBIO DEI DATI NECESSARI AI PROCESSI PRODUTTIVI NELL’INDUSTRIA 4.0

Danilo Cattaneo AD InfoCertOltre all’efficienza è però necessario preoccuparsi della sicurezza e dell’integrità dei dati scambiati, un aspetto evidenziato da Danilo Cattaneo ‒ Amministratore Delegato di InfoCert ‒ quando dice che «oggi, con l’industria 4.0, occorrono soluzioni che rafforzino sicurezza e integrità nello scambio dei dati necessari ad un processo produttivo e quindi anche alle transazioni machine-to-machine. Ad esempio, per un’azienda manifatturiera con filiera produttiva distribuita su più siti per le fasi di design, planning, manufacturing, è essenziale certificare origine e contenuto di dati che possono condizionarne l’efficienza complessiva».

Su questo fronte InfoCert offre soluzioni innovative già adottate da molte grandi aziende e PMI, anche internazionali, operanti nei settori aerospaziale, farmaceutico, agroalimentare e manifatturiero. «Mercati raggiunti direttamente e tramite la controllata Sixtema, impegnata nella trasformazione digitale di centinaia di migliaia di PMI del mondo CNA. E sono state oltre 100 milioni le transazioni digitali sicure la cui esecuzione è stata affidata a InfoCert».

26 aprile 2018

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