L’economia digitale è qualcosa di cui ultimamente si sente tanto parlare ma non sempre in modo chiaro. Dunque, esattamente, che cosa si intende per economia digitale?

Molte sono le definizioni in circolazione sul web ma, in poche parole, l’economia digitale potrebbe definirsi come quell’insieme di strumenti, tecnologie e modi di lavorare che aumentano e producono “lavoro digitale”. Tutto il lavoro digitale prodotto, quello di chi crea e di chi utilizza le nuove tecnologie informatiche, dà luogo ad una vera e propria economia, ovviamente digitale anch’essa.

CONSUMATORI E IMPRESE A CONFRONTO

In quest’ambito si assiste tuttavia ad una forte contrapposizione tra semplici consumatori e imprese. Da un lato, i consumatori risultano perfettamente in grado di sfruttare, in modo sempre più efficace e veloce, grazie ai dispositivi mobili e ai motori di ricerca, quell’enorme patrimonio informativo che il web mette a loro disposizione. . Dall’altro, artigiani e piccole imprese sembrano fare ancora fatica a comprendere il mondo digitale e continuano perciò a svolgere le loro attività lavorative secondo modalità operative tradizionali (o poco digitali).

Oggi i consumatori (complice uno stile di vita sempre più veloce) ricercano sul web quello di cui hanno bisogno e, a parità di qualità o caratteristiche, sono portati a scegliere il prodotto (o il servizio) che possono acquistare nel modo più rapido, direttamente sul web. Su questa base molti artigiani e piccole imprese affermano che il rapporto con il consumatore sia sparito. Quel rapporto in realtà esiste ancora, è solo cambiato adattandosi alle nuove possibilità offerte dall’economia digitale.

E’ noto che il primo ingrediente per sopravvivere è l’adattamento ed è proprio questo il primo passo che un’impresa deve fare verso l’economia digitale. Il consumatore infatti si è adattato rapidamente, imparando a districarsi tra tante informazioni sui prodotti e i servizi. Anche l’impresa allora, se vuole competere (e sopravvivere), deve adeguarsi al nuovo contesto digitale e comprendere quali azioni intraprendere per farsi trovare dai clienti offrendo loro prodotti o servizi in modo facile, veloce e, soprattutto, economico.

STRUMENTI DI INNOVAZIONE

Vediamo quindi quali sono i principali fattori che compongono l’economia digitale da tenere in considerazione:

  • Dispositivi mobili. Tutti ne hanno almeno uno. Smartphone e tablet sono dispositivi ricchi di funzioni che facilitano la ricerca di informazioni e l’acquisto di servizi all’utente ma, allo stesso tempo, sono anche un canale utile alle imprese per relazionarsi con i propri clienti.
  • Strumenti digitali. Consentono di svolgere nel mondo digitale, di solito risparmiando tempo e risorse, quegli stessi compiti che svolgeremmo altrimenti in mondo tradizionale. Grazie alle tecnologie digitali possiamo, ad esempio, firmare digitalmente un acquisto, inviare una raccomandata e memorizzare file (e dati). Per arrivare a quei clienti digitali che oggi non abbiamo è necessario usare questi strumenti
  • Condivisione (Cloud). Possiamo fornire uno spazio web al nostro cliente con il quale attivare e mantenere una relazione in piena riservatezza. Questi spazi web sono integrati con gli strumenti digitali.
  • Social network. Semplificando al massimo, un tempo si chiamava semplicemente “passaparola”, ed avveniva lentamente e tra poche persone. Oggi invece, le imprese hanno la possibilità di dire cosa fanno e raccogliere le impressioni dei clienti che possono raccontare e condividere la loro esperienza praticamente con tutto il mondo in pochi click.

Da queste brevi  considerazioni emerge un dato tanto semplice quanto importante: rimanere ai margini dell’economia digitale rappresenta un rischio molto forte. Tutti gli strumenti necessari sono a portata di mano quindi non resta che iniziare ad usarli perché il momento di entrare nell’economia digitale, è adesso!

1 luglio 2015

Romano MenicacciRomano Menicacci

Responsabile Unità Consulenza di Processo e Normativa
presso InfoCert