Lo scorso 13 luglio 2022 la Commissione Europea ha pubblicato sul proprio sito l’approvazione definitiva dello schema italiano di aiuti di Stato, sotto forma di credito d’imposta, per le spese sostenute in distribuzione dalle imprese editrici. I requisiti e le modalità per l’ammissione all’agevolazione sono contenuti nel decreto del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 2 agosto 2022 e riprendono quanto indicato nell’articolo 4, comma 3, del D.P.C.M. 26 ottobre 2021.  

Cosa sono i crediti di imposta

I crediti di imposta sono delle agevolazioni fiscali con cui il Governo incentiva e sostiene alcune tipologie di spese affrontate dalle aziende.
Spesso vengono considerati una forma di finanziamento, ma non è così. Infatti, potremmo considerare i crediti di imposta come una sorta di sconto su tasse e tributi, mentre i finanziamenti portano liquidità alle aziende. 

A decidere la percentuale del credito d’imposta, il tetto massimo di spesa per il calcolo e le spese ammissibili è sempre chi emette il bando: ministeri, regioni, comuni, o altri enti.

In ogni caso, per usufruire del credito di imposta, un’azienda deve presentare la dichiarazione dei redditi e indicare la spesa che intende portare in detrazione. Il credito di imposta viene calcolato in base all’importo della spesa sostenuta e può essere utilizzato per compensare oneri fiscali dovuti. Se il credito di imposta è superiore all’imposta dovuta, la differenza può essere rimborsata dallo Stato. I crediti di imposta solitamente hanno validità annuale e vengono riportati in dichiarazione nell’anno in cui la spesa è stata sostenuta.

Facciamo un esempio chiarificatore. Immaginiamo un’azienda che abbia speso 120.000 euro in macchinari che rientrano nelle “spese ammissibili” indicate da un bando regionale. Supponiamo che lo stesso bando preveda un credito d’imposta del 30%. In questo caso, l’azienda potrà beneficiare di 40.000 euro per ottenere un abbassamento delle tasse, eliminare debiti accumulati o ottenere rimborsi in dichiarazione dei redditi. 

Credito d’imposta e altre agevolazioni previste per la distribuzione editoriale

Dunque, le imprese impiegate nel settore editoria possono finalmente visionare i bandi e presentare le proprie domande per ottenere contributi e crediti d’imposta. 

Vediamo nel dettaglio requisiti e modalità di accesso. 

Specificità del credito d’imposta

Il credito di imposta previsto è pari al 30% delle spese che le aziende hanno sostenuto in distribuzione e trasporto dei prodotti editoriali. Tuttavia, non è cumulabile con altre agevolazione previste per le medesime spese, come il contributo diretto destinato alle imprese editrici di quotidiani e periodici previsto dal D.Lgs. n. 70/2017.

In totale, la dotazione finanziaria a sostegno della misura è di 60 milioni di euro.

Requisiti per richiedere il credito d’imposta

Le imprese editrici di quotidiani e periodici che vogliano fare domanda devono avere: 

– sede legale nello spazio economico europeo;

residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia;

codice Ateco 58 relativo alle attività editoriali. In particolare, i codici 58.13 (edizione di quotidiani) e 58.14 (edizione di riviste e periodici); – stipulato accordi per la costituzione di una filiera che garantisca una diffusione dei prodotti editoriali sostenibile e capillare, con particolare attenzione ai comuni piccoli e con una sola rivendita di giornali.

Modalità per presentare la domanda

Il periodo a disposizione delle imprese editrici per presentare la propria domanda va dalle 10:00 del 14 ottobre alle 23:59 del 14 novembre 2022.
Le imprese dovranno seguire la procedura tramite lo sportello telematico nell’area riservata del portale.

Agevolazione per le edicole

Anche le attività commerciali impiegate nella vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici possono beneficiare di un’agevolazione interessante. 

Destinatari

  • attività commerciali che operano esclusivamente nella vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
  • imprese di distribuzione della stampa che riforniscono rivendite in comuni con meno di 5.000 abitanti o con un solo punto vendita di giornali e riviste;

Specificità dell’agevolazione

Lo stanziamento totale ammonta a 15 milioni di euro.
Come nel 2021 e 2020, l’agevolazione non può superare i 4.000 euro.

Modalità per ottenere l’agevolazione

Solo il titolare o il legale rappresentante dell’impresa possono presentare la domanda. Per farlo, dovranno seguire la procedura telematica attraverso l’area riservata del portale.

Per accede è necessario possedere uno dei seguenti metodi di autenticazione:
– Sistema pubblico di identità digitale (SPID), 
– Carta nazionale dei servizi (CNS), 
– Carta d’identità elettronica (CIE)

La data ultima per la presentazione delle domande è il 30 settembre 2022