Gli obiettivi della Commissione Europea e dei singoli Paesi in ambito climatico ed energetico sono divenuti negli anni sempre più ambiziosi. Il 2030 Climate Target Plan, per esempio, ha innalzato dal 40% al 55% la percentuale di riduzione delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 cui puntare entro la fine di questo decennio.

Si tratta di una tappa per arrivare alla neutralità climatica nel 2050, ovvero a un livello zero di emissioni nette di CO2: quelle che, se dovessero venire prodotte, dovrebbero essere interamente compensate da misure che consentano un assorbimento equivalente di anidride carbonica.

Funzionale a questi target è una sempre maggiore efficienza energetica, cioè il rapporto tra il risultato che uno strumento o un macchinario produce e l’energia immessa. L’obiettivo della Commissione Europea era fino a pochi anni fa un miglioramento del 32,5% entro il 2030, ma recentemente anche su questo tema è stata alzata l’asticella: ora si punta a una crescita dell’efficienza energetica del 36% per la stessa data.

È chiaro che non è possibile avvicinarsi a questi traguardi senza un controllo rigoroso degli standard dei prodotti che usiamo tutti i giorni, specialmente i più energivori. Questo peraltro è il motivo per cui Bruxelles richiede che gli apparecchi di ogni tipo che vengono immessi sul mercato europeo abbiano un’etichetta energetica che ne illustri il consumo.

Non parliamo solo di frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, ma di un lungo elenco di device che ogni anno si arricchisce. Oltre a tutti gli apparecchi utilizzati in cucina, infatti, vi sono anche condizionatori d’aria, caldaie, e ogni strumento che abbia un display elettronico. Recentemente sono stati aggiunti alla lista anche lampadine e persino gli pneumatici.

Che cos’è EPREL Database?

Il grado di efficienza energetica di ognuno di questi prodotti deve essere un dato pubblico. A questo scopo è nato EPREL, ovvero European Product Database for Energy Labelling.

Si tratta del registro, gestito dalla Commissione Europea, che contiene tutti le informazioni sulle prestazioni energetiche degli apparecchi e quindi sul rispetto, da parte dei produttori, delle leggi comunitarie sul tema.

EPREL rilascia un’etichetta energetica che riassume i dati e che è apposta sul prodotto, per fare sapere in modo trasparente al consumatore quanto questo è efficiente. L’etichetta è, in realtà, un codice QR che permette di accedere alla banca dati di EPREL e sapere con precisione tutte le informazioni relative all’apparecchio che si sta utilizzando.

L’aumento dell’importanza delle politiche climatiche ha portato Bruxelles a richiedere che queste debbano essere anche certificate. Dal 2022, infatti, per le aziende che richiedono un’etichetta energetica per i propri prodotti, è obbligatorio apporre un Sigillo Elettronico Qualificato, Qualified electronic Seal Certificate (QSealC) che garantisce l’autenticità della richiesta dell’impresa, la sua provenienza, l’identità di chi sta effettuando la domanda.

In sostanza ha la stessa funzione di una firma elettronica, ma per un’azienda, invece che per un privato.

A chi richiedere il sigillo elettronico?

Le imprese fornitrici di servizi informatici e digitali sono moltissime nel Continente, ma quelle che possono essere definite come Qualified TSP, ovvero Qualified Trust Service Provider, sono solo una manciata. Si tratta delle aziende che vendono servizi fiduciari e alle quali è stato riconosciuto uno status di ente qualificato da un organo di governo e vigilanza e, soprattutto, che ha ricevuto l’autorizzazione per l’erogazione dei propri servizi in ottica eIDAS.

eIDAS, electronic IDentification Authentication and Signature, è il regolamento Ue, in vigore dal 2016, che stabilisce gli standard di sicurezza nell’interazione elettronica tra privati, pubbliche amministrazioni, aziende, e solo chi è giudicato sufficientemente qualificato da rispettarli in pieno può fornire servizi che abbiano un effetto giuridico in tutti i contesti.

Tra questi InfoCert risulta essere il Qualified TSP più grande d’Europa. È in questa veste che si può definire anche come il fornitore più affidabile del Sigillo Elettronico Qualificato.

Come richiedere il Sigillo Elettronico Qualificato per EPREL

Le aziende produttrici di apparecchi che consumano energia e che hanno quindi necessità di ottenere un’etichetta presso EPREL possono richiedere il Sigillo Elettronico Qualificato a InfoCert. Avranno la sicurezza di una validità che si estende a tutta la UE, e della totale conformità al regolamento eIDAS.

Richiedere il sigillo Elettronico Qualificato è semplice, basta completare il form di contatto sulla pagina dedicata al sigillo EPREL e un nostro esperto ti guiderà per ottenere il sigillo,  necessario per procedere con l’iter di certificazione presso EPREL.

Per accedere a questo servizio è indispensabile che il legale rappresentante dell’azienda richiedente  sia fornito di firma digitale.

Un’offerta che cresce continuamente: è facile, infatti, immaginare che il Sigillo Qualificato possa essere usato anche per altre funzioni oltre a quella di autorizzare la richiesta dell’etichetta energetica da parte di un’impresa. Come firma elettronica di un’azienda si presta, infatti, a innumerevoli utilizzi: ogni volta sia necessario garantire più sicurezza alle singole aziende e ai consumatori.