La digitalizzazione in ambito education è una sfida senza frontiere: l’offerta formativa, i servizi customizzati e l’onboarding di nuovi talenti coinvolgono a livello globale l’intero sistema accademico.
Affinché la trasformazione digitale posso compiersi in modo efficace è opportuno andare oltre le misure emergenziali attuate durante la pandemia COVID19. Le procedure ibride di didattica online e in presenza, così come la possibilità di sostenere un esame da remoto, sono un punto di partenza e non di arrivo.
Anche perché la formazione online rende il mercato delle università estremamente competitivo: corsi accademici di istituti stranieri sono resi disponibili tramite le piattaforme digitali. Gli studenti hanno un’offerta formativa pressoché senza limiti e ciò significa che le università italiane che vogliono attirare nuovi iscritti e nuovi talenti devono ottimizzare le architetture digitali, oltre alle strutture fisiche.
In quale modo la digital transformation sta cambiando il sistema universitario?
Gli impatti della digitalizzazione sulle università sono tangibili in diversi ambiti. I servizi agli studenti sono soltanto la punta dell’iceberg: per quanto al centro dei piani di gestione e sviluppo, tali servizi risultano inadeguati senza efficienti processi a livello tecnico-amministrativo.
Vediamo qualche esempio pratico.
1. Stage curriculari e pratiche Erasmus
Le attività di stage per acquisire competenze sul campo presso aziende e organizzazioni terze, così come le esperienze formative all’estero, sono un’occasione di valore per gli studenti universitari.
L’università che rende l’accesso a tali opportunità facile e comprensibile ha un vantaggio competitivo importante. Far firmare la modulistica necessaria in modalità 100% digitale e in pochi click è una strategia vincente di semplificazione e di accessibilità.
Ciò è possibile mediante l’integrazione della firma elettronica nei gestionali in uso negli atenei: in questo modo lo studente interessato alla borsa di studio Erasmus può sottoscrivere online i tanti documenti richiesti per la pratica, dando ai medesimi pieno valore legale anche nel Paese di destinazione (secondo quanto stabilito dal Regolamento UE n. 910/2014 eIDAS).
2. Career management digitale di docenti e ricercatori
La dematerializzazione dei processi di assunzione del personale docente è un altro aspetto da considerare quando parliamo di digital transformation in ambito education. Gli atenei dotati di firma qualificata per docenti e ricercatori ottimizzano i tempi e i costi delle pratiche burocratiche.
Il rilascio in modalità digitale del certificato di firma e l’integrazione della firma elettronica nel processo di identificazione, consentono al personale di sottoscrivere il contratto di assunzione in pochi click:
- L’Università genera il dossier di assunzione con la documentazione richiesta;
- Il ricercatore/docente accede alla piattaforma;
- Sottoscrizione del contratto con firma digitale dell’Ateneo e del docente/ricercatore.
3. Docenza internazionale
Nell’ottica di una didattica internazionalizzata, dove gli scambi di conoscenze sono continui, si registra una costante crescita della mobilità di studenti e ricercatori. Docenti stranieri sono chiamati per corsi, seminari, convegni nelle università italiane e viceversa.
Ancora una volta la digitalizzazione aiuta a semplificare il processo. Il provider di firma e l’ateneo stabiliscono le procedure applicate per l’identificazione e l’autenticazione dei soggetti e tale identificazione è necessaria e sufficiente per emettere i certificati di Firma Elettronica Qualificata utilizzabili in ambito accademico.
In questo modo, ogni docente o ricercatore in possesso del certificato di Firma Elettronica Qualificata può sottoscrivere contratti di collaborazione a tempo, con il massimo valore legale.
Quali sono i principali strumenti per la digitalizzazione delle università?
Abbiamo appena visto come firma digitale e digital ID siano i principali strumenti al servizio dell’internazionalizzazione delle università, intervenendo a supporto dei processi tecnico-amministrativi in termini di semplificazione, accessibilità e compliance.
Integrando i sistemi di identificazione online e i certificati di firma digitale nei gestionali già in uso, le università:
- Gestiscono e monitorano le pratiche in tempo reale;
- Abbattono le distanze fisiche;
- Eliminano l’uso della carta.
A tutto vantaggio di trasparenza, inclusività e sostenibilità.
Le soluzioni Digital Trust di InfoCert per Università, centri di ricerca e formazione
InfoCert offre servizi specializzati per la digitalizzazione nel settore education. Non a caso una tra le più importanti università italiane nel campo dell’economia, management, diritto e scienze sociali si è rivolta all’azienda per digitalizzare i processi di firma.
La firma digitale InfoCert offre diverse soluzioni in ambito accademico, con livello di trust certificato e qualificato, per firmare documenti relativi al rapporto di lavoro e alle attività svolte. Allo stesso modo SPID InfoCert propone opportunità mirate per il processo di onboarding online e di iscrizione a corsi e master, consentendo agli atenei di verificare l’identità di docenti e studenti attraverso le credenziali SPID. Terminata con successo l’identificazione, è quindi possibile sottoscrivere con firma digitale i contratti di assunzione e i moduli di iscrizione ai corsi universitari e ai master di specializzazione.