Il codice ATECO è un elemento fondamentale per chiunque avvii un’attività economica in Italia. Si tratta di un sistema di classificazione utilizzato per identificare in modo univoco la tipologia di attività svolta da un’impresa o un lavoratore autonomo.
Ma il codice ATECO cos’è esattamente? A cosa serve e come si ottiene? In questa guida risponderemo a tutte queste domande, offrendo un quadro chiaro e dettagliato su questo importante strumento.
Codice ATECO cos’è?
Il codice ATECO, è una sequenza alfanumerica utilizzata dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) per classificare le attività economiche; il termine “ATECO” deriva da “ATività ECOnomiche“.
Un codice ATECO è composto da:
- sezione – una lettera maiuscola che indica il macrosettore economico. Ad esempio, la lettera “A” rappresenta il settore “Agricoltura, silvicoltura e pesca”;
- divisione – due cifre che suddividono ulteriormente la sezione. Ad esempio, all’interno della sezione “A”, la divisione “01” identifica “Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi”;
- gruppo – tre cifre che specificano una sottocategoria della divisione. Ad esempio, nella divisione “01”, il gruppo “01.1” si riferisce a “Coltivazioni agricole non permanenti”;
- classe – quattro cifre che dettagliano ulteriormente il gruppo. Ad esempio, “01.11” indica “Coltivazione di cereali (escluso il riso), legumi da granella e semi oleosi”;
- categoria – cinque cifre che definiscono ulteriormente l’attività. Ad esempio, “01.11.1” identifica la “Coltivazione di cereali (escluso il riso)”;
- sottocategoria – sei cifre che descrivono nel dettaglio la specifica attività economica. Ad esempio, “01.11.10” rappresenta una definizione più dettagliata della stessa coltivazione.
A cosa serve il codice ATECO?
I codici attività ATECO hanno molteplici utilizzi. Servono per:
- finalità fiscali e contributive. Il codice ATECO è determinante per l’inquadramento fiscale dell’impresa o del lavoratore autonomo. Esso influisce, ad esempio, sulla determinazione delle imposte dovute, nel caso di contribuenti forfettari, per i quali, ad ogni codice ATECO è associato un coefficiente di redditività che influenza l’importo delle imposte e dei contributi da versare. In campo previdenziale, tale codice, influisce sull’iscrizione agli enti previdenziali e sulle eventuali agevolazioni contributive;
- accesso a finanziamenti e incentivi. Determinate categorie di attività economiche identificate dal codice ATECO possono accedere a bandi, contributi pubblici o incentivi fiscali, come i finanziamenti europei o statali per settori specifici;
- autorizzazioni amministrative. Per alcune attività, il codice ATECO è fondamentale per ottenere licenze o permessi, come l’autorizzazione per il commercio al dettaglio o per lo smaltimento di rifiuti speciali;
- analisi statistiche. L’ISTAT utilizza i codici ATECO per raccogliere dati e analizzare l’andamento economico dei vari settori produttivi, fornendo informazioni preziose per il governo e gli enti locali;
- contratti di lavoro e CCNL. Il codice ATECO è utilizzato anche per determinare il contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) applicabile ai dipendenti di un’azienda. Questo garantisce che i lavoratori ricevano il trattamento economico e normativo adeguato al settore;
- valutazione dei rischi aziendali. Il codice ATECO aiuta gli enti di controllo (come INAIL o ASL) a valutare i rischi connessi ad un’attività, stabilendo l’obbligo di adottare specifiche misure di sicurezza sul lavoro.
Chi deve utilizzare il codice ATECO?
Il codice ATECO è obbligatorio per:
- le imprese, sia individuali che societarie;
- i lavoratori autonomi, come professionisti e freelance;
- gli enti non profit.
Come si ottiene il codice ATECO?
Per ottenere il codice ATECO, è necessario dichiararlo in fase di apertura della Partita IVA. Questo avviene tramite la comunicazione all’Agenzia delle Entrate o alla Camera di Commercio, a seconda della natura dell’attività. Vediamo i principali passaggi.
1. Ricerca codice ATECO
La prima cosa da fare, prima di aprire la Partita IVA, è cercare e scegliere il codice ATECO adatto in base all’attività che si intende svolgere.
2. Registrazione della Partita IVA
Per ottenere la Partita IVA è necessario compilare il modello AA9/12 (per le persone fisiche) o AA7/10 (per le società). Nel modello va indicato il codice ATECO che meglio descrive la propria attività. E’ possibile indicare più codici ATECO se si svolgono attività diverse: tuttavia, uno di questi deve essere indicato come “attività prevalente”.
3. Invio del modello
Il modello può essere presentato da parte del titolare ad uno qualsiasi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate o può essere inviato a mezzo posta mediante raccomandata (allegando la fotocopia del documento di identità del dichiarante) o direttamente on line. I soggetti che sono tenuti anche all’iscrizione presso l’Ufficio del registro devono utilizzare esclusivamente la Comunicazione Unica che permette di assolvere sia gli adempimenti IVA che quelli relativi al Registro Imprese.
Ricordiamo che per iniziare un’attività di lavoro autonomo o d’impresa ed ottenere il codice ATECO è obbligatorio attivare una PEC. Per dotarsi di un indirizzo PEC ci si deve rivolgere ad uno dei Gestori ufficiali autorizzati dall’AgID, in possesso dei requisiti previsti dalle norme di riferimento. Tra le diverse alternative disponibili sul mercato la PEC Legalmail di InfoCert è un servizio sicuro, affidabile e semplice da utilizzare, ideale per gestire le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione.
Come si sceglie il codice ATECO corretto?
La scelta del codice ATECO è cruciale, poiché un errore potrebbe portare a problemi fiscali o burocratici. Per scegliere il codice corretto, occorre:
- considerare la descrizione dettagliata dell’attività. E’ fondamentale che il codice scelto rappresenti con precisione l’attività svolta;
- effettuare una ricerca online. E’ utile utilizzare strumenti di ricerca per esplorare tutte le opzioni disponibili.
Codice ATECO elenco
Gli elenchi dei codici ATECO sono consultabili online sul sito dell’ISTAT (fonte ufficiale) o sul portale Ateco Infocamere.
I codici ateco sono aggiornati periodicamente per riflettere i cambiamenti del panorama economico: dal 1° Gennaio 2025 entra in vigore la nuova classificazione ATECO 2025 che diventerà operativa e sarà adottata nel Registro Imprese a partire dal 1° aprile 2025.
Cosa fare in caso di modifiche all’attività?
Se l’attività svolta cambia (ad esempio, se si decide di ampliare i servizi offerti), potrebbe essere necessario aggiornare il codice ATECO. Questo va comunicato all’Agenzia delle Entrate e, se necessario, alla Camera di Commercio.