DIGITALIZZAZIONE, NEGLI STUDI PROFESSIONALI MOLTO PUÒ ANCORA ESSER FATTO
Sul tema Digitalizzazione, nel corso del 2015 il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano ha condotto uno studio riguardante le cosiddette Professioni “giuridiche d’impresa” e il grado di innovazione tecnologica raggiunto dalle stesse nello svolgimento del loro lavoro.
Nelle Professioni giuridiche di impresa sono compresi Avvocati, Commercialisti e Consulenti del Lavoro, a cui si aggiunge tutto il personale impiegato nei rispettivi Studi. Questi svolgono delicate e importanti attività in ambito giuridico e contabile per conto di numerose aziende, tra cui soprattutto micro-imprese e PMI. Hanno quindi un ruolo di supporto fondamentale nei processi lavorativi di una gran parte delle aziende italiane.
STRUMENTI DI DIGITALIZZAZIONE
Per quanto riguarda digitalizzazione e innovazione, misurabili facendo riferimento agli strumenti e ai servizi adottati da questa particolare categoria di Professionisti, lo studio condotto dal Politecnico non dipinge uno scenario troppo positivo. Perché tutte le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie siano sfruttate c’è ancora molto da fare.
A tal proposito, un serio processo di alfabetizzazione digitale, quanto mai necessario alla luce dei dati emersi, potrebbe determinare un benefico cambio di rotta. Ciò che serve è far comprendere a Professionisti ancora poco avvezzi all’innovazione, come e in che misura potrebbero guadagnare in competitività ed efficienza grazie alla digitalizzazione dei processi e degli strumenti che interessano la loro attività quotidiana. Maggiori conoscenze in ambito informatico e la propensione a ricorrere al digitale per offrire ai propri clienti nuovi e migliori servizi possono diventare validi alleati per contrastare la crisi economica e conquistare nuovi segmenti di mercato.
Gli strumenti utili a digitalizzare la professione sono parecchi, dai semplici software gestionali di Studio a programmi di Workflow Management (software per la gestione di gruppi di lavoro collaborativi). Un certo impulso all’innovazione è stato sollecitato dai provvedimenti normativi che hanno reso obbligatorie la Fatturazione Elettronica nei rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione e la Conservazione Digitale a norma delle fatture scambiate. Si può anche dire che gli obblighi di legge rappresentano il principale motore di innovazione digitale tra Commercialisti, Avvocati e Consulenti del Lavoro. Workflow, sistemi di Firma Grafometrica, programmi di Cloud Storage e altri strumenti utili a velocizzare i processi e aumentare la produttività hanno ancora una diffusione limitata.
Ma ciò che più manca è la consapevolezza che, di fatto, le nuove tecnologie servono a generare valore, rendere più efficienti i modelli organizzativi e più redditizi quelli di business.
IL FUTURO DELLE PROFESSIONI GUIRIDICHE D’IMPRESA
Dallo studio su citato emerge poi come il mondo delle Professioni giuridiche d’impresa sia giunto oggi a una biforcazione. Da un lato, per i professionisti qui individuati, si prospetta un ruolo di “rappresentanza” della Pubblica Amministrazione nei confronti dei propri clienti e quindi compiti legati soprattutto agli adempimenti normativi. Dall’altro lato vi è invece la possibilità di sviluppare nuove e maggiori competenze legate all’attività di consulenza. Nuove competenze che dovrebbero spaziare tra più settori (marketing, comunicazione, analisi di mercato…) e servirsi di tutto ciò che la tecnologia offre per metterla, a sua volta, al servizio dei propri clienti.
Competenze e strumenti informatici sono e saranno sempre di più un importante fattore differenziante nell’offerta di servizi alle imprese. I soggetti più lungimiranti stanno già investendo sull’incremento della propria efficienza e sulla diversificazione dei propri uffici. Superare i modelli organizzativi tradizionali diverrà presto indispensabile e la tecnologia è la chiave per farlo.
Il futuro digitale è adesso, e i vantaggi maggiori saranno di chi per primo sarà disposto ad accoglierlo con adeguati progetti ed investimenti.
21 luglio 2015