PEC Consulenti del Lavoro, perché utilizzare una PEC istituzionale

La PEC (Posta Elettronica Certificata) è un mezzo di comunicazione standardizzato nella funzione, ma flessibile nelle funzionalità. Significa che l’utilizzo dello strumento varia a seconda delle esigenze specifiche dell’utilizzatore. Ciò è ancora più vero nel caso della Posta Elettronica Certificata per i professionisti, come la PEC Consulenti del Lavoro: una casistica d’uso che per essere efficace deve sia rispondere a rigidi requisiti compliance, sia svolgere i servizi d’uso propri della professione.

Prima di analizzare nel dettaglio quali sono gli specifici casi d’uso, vale la pena ricordare che la PEC (artt. 16 DL n. 185/2008, 5 DL n. 179/2012, 37 DL 76/2020), è obbligatoria per:

  • Pubbliche Amministrazioni;
  • Ditte individuali;
  • Imprese;
  • Società;
  • Liberi professionisti iscritti ad un Albo professionale.

Cosa fa il Consulente del Lavoro e perché si serve della PEC istituzionale

I Consulenti del Lavoro sono professionisti che per conto di aziende private e, più raramente di amministrazioni pubbliche, svolgono gli adempimenti obbligatori per legge in materia di:

  • Diritto del lavoro;
  • Gestione del personale;
  • Previdenza ed assistenza sociale.

In sintesi, il Consulente del Lavoro si occupa di problematiche di inquadramento del personale e svolge un ruolo di comunicatore consapevole, e in certi casi anche di mediatore, tra l’organizzazione e i centri per l’impiego, INAIL, INPS e organizzazioni sindacali varie. In caso di contenzioso, può fornire servizi di consulenza a privati e aziende, o anche al giudice del lavoro.

Per compiere le sue funzioni il Consulente del Lavoro ha bisogno di strumenti digitali professionali, ovvero che rispondono ai requisiti del legislatore in materia di sicurezza e normativa. Tra questi rientra la PEC istituzionale utilizzata per inviare e ricevere documenti con firme elettroniche qualificate, emesse da Certificatori Accreditati e in linea con i requisiti previsti dal Regolamento eIDAS n.910/2014.

Servizi InfoCert per la digitalizzazione dei Consulenti

Dal 2017 InfoCert è un’azienda accreditata presso la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro per rilasciare una serie di servizi per la digitalizzazione dei Consulenti, quali ad esempio il tesserino DUI (Documento Unico di Identificazione), la PEC LegalMail e l’account SPID professionale.

Digitalizzare una professione come quella del Consulente del Lavoro significa fornire gli strumenti adatti per svolgere compiutamente il proprio ruolo seguendo l’evoluzione del lavoro agile e la dematerializzazione dei processi e rimanendo compliant alla normativa.

Perché ciò sia possibile sono necessari aggiornamenti costanti che da un lato semplificano l’utilizzo e dall’altro rafforzano le caratteristiche di protezione dei dati, fondamentale per una PEC istituzionale. La casella PEC Legalmail dei Consulenti del Lavoro è rafforzata con nuove release di Cybersecurity per renderla sempre più sicura contro gli attacchi del Cybercrime.

Come funziona la PEC Consulenti del Lavoro InfoCert

Dal 2017 InfoCert è gestore accreditato presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) dei servizi di digitalizzazione per i Consulenti del Lavoro, come PEC, SPID, firma digitale e il tesserino DUI (Documento Unico di Identificazione).

Quest’ultimo è uno strumento imprescindibile per svolgere le funzioni lavorative e professionali, dal momento e contiene il certificato di sottoscrizione con ruolo che consente di firmare digitalmente i documenti informatici e la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) per l’accesso ai servizi online della PA su tutto il territorio nazionale.

Contestualmente al rilascio del DUI sono attivati anche la casella PEC Consulenti del Lavoro Legalmail e l’account InfoCert ID che consente di accedere, tramite autenticazione a due fattori, ai servizi della Pubblica Amministrazione online oltre che a tutti i siti Web che fanno parte del circuito SPID.

Una volta configurata la PEC Legalmail per Consulenti del Lavoro, con 2Gb di spazio, è abilitata anche alla ricezione della posta non certificata con servizio di antispam incluso, notifica SMS e Antivirus. In questo modo ogni iscritto dispone di una PEC istituzionale, come previsto dalla Legge 2/2009.

La casella di posta elettronica certificata avrà il dominio @consulentidellavoropec.it, oppure @cdlrmpec.it (per gli iscritti al Consiglio Provinciale di Roma).

Ogni Consulente del Lavoro può per esigenze proprie avere anche altri indirizzi PEC, ma dovrà comunicare al Consiglio Nazionale, tramite il proprio Consiglio Provinciale, quale intende usare per la pubblicazione nell’Indice Nazionale degli Indirizzi PEC di imprese e professionisti (INI-PEC gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico) e nel Registro Generale degli Indirizzi Elettronici (ReGIndE gestito dal Ministero della Giustizia).

Ricordiamo che la mancata comunicazione della PEC all’Ordine di appartenenza, come sancito dal D.L. n. 76 del 16 luglio 2020, comporta la diffida da parte dell’Ordine medesimo ad adempiere all’obbligo entro 30 giorni. Se il professionista non provvede, può essere sospeso dall’Albo fino all’avvenuta comunicazione del domicilio digitale.