L’anno solare volge al termine, ma per i contribuenti non è ancora il momento di rilassarsi: sono più di una le scadenze fiscali da segnare sul calendario. Il mese di dicembre è infatti denso di adempimenti da assolvere e di obblighi di pagamento da ricordare.
In questo articolo vedremo nel dettaglio due scadenze che riguardano un’ampia fetta di contribuenti, ovvero la scadenza IMU e quella IRPEF. Entrambe cadono nello stesso giorno, lunedì 18 dicembre 2023: il cosiddetto Tax Day, una data alla quale è importante prestare attenzione.
Scadenze fiscali 2023: il 18 dicembre è il Tax Day
Il Tax Day avrebbe dovuto essere il 16 dicembre, ma essendo sabato è slittato a lunedì 18 dicembre. In questa data i contribuenti IVA mensile devono versare l’IVA relativa al mese di novembre e nello stesso giorno sono da segnalare anche la Tobin Tax e l’imposta sostitutiva IRPEF. Il calcolo di quest’ultima si basa sugli scaglioni IRPEF 2023 che tengono conto del reddito imponibile ai fini fiscali, al netto degli oneri deducibili e prevedono un’aliquota base dell’addizionale pari all’1,23% sull’intero territorio nazionale. Tale importo può essere maggiorato dalla singola Regione tra l’1,23% e il 3,33%. L’aliquota di riferimento è quella della Regione in cui il contribuente risiede al 1° gennaio dell’anno di riferimento.
Il 18 dicembre scade anche la seconda rata IMU 2023, ovvero il saldo della tassa annuale sulle proprietà immobiliari e fondiarie. Si tratta di un appuntamento che riguarda tutti i possessori di immobili, fabbricati e terreni agricoli, ma ricordiamo che non sono assoggettate al pagamento le abitazioni principali, a meno che non appartengano alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Per fare il calcolo IMU basta applicare una semplice formula: rendita catastale dell’immobile + 5% e moltiplicare il risultato per il coefficiente catastale.
Schema delle principali scadenze fiscali di fine anno
Nel seguente elenco sono presenti le scadenze fiscali del Tax Day, il 18 dicembre 2023, con i relativi codici tributo:
- Versamento dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sui compensi accessori del reddito da lavoro dipendente nel mese precedente (codice tributo 1053);
- Liquidazione IVA mese di novembre (codice tributo 6011);
- Acconto imposta sostitutiva sui redditi derivanti dalle rivalutazioni del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) versata dal sostituto d’imposta (codice tributo 1712);
- Acconto da parte degli intermediari dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze derivanti da cessione di titoli, partecipazioni e altri proventi finanziari (codice tributo 1140);
- Versamento delle ritenute di novembre da parte dei sostituti d’imposta (datori di lavoro);
- Pagamento rata canone TV pensionati (codice tributo 3935);
- Pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti (codice tributo 6728);
- Tobin Tax, ovvero imposta sulle transazioni di azioni e di altri strumenti partecipativi (codice tributo 4058);
- Saldo IMU, ovvero Imposta Municipale Propria su immobili e fabbricati nel territorio comunale (codice tributo 3918).
Quali sono le altre scadenze fiscali di dicembre 2023 e come pagare le tasse?
Prima di concludere, ancora un paio di appuntamenti fiscali, in programma a dicembre 2023, che impattano su diverse tipologie di contribuenti:
- 20 dicembre: scadono i termini per il ravvedimento oneroso speciale previsto dalla pace fiscale. Questa agevolazione permette di regolarizzare le violazioni relative alle dichiarazioni presentate fino al periodo d’imposta 2021. Entro il 20 dicembre 2023 si deve procedere al pagamento della quarta rata, corrispondente a 1/18 del minimo della sanzione dovuta, o al pagamento della rata unica;
- 27 dicembre: l’ultima scadenza fiscale dell’anno riguarda il versamento dell’acconto IVA. Questa scadenza coinvolge i soggetti passivi IVA con obblighi di liquidazione e versamento mensili o trimestrali. I codici tributo da utilizzare sono 6013 (versamento acconto IVA mensile), oppure 6035 (versamento IVA acconto).
La presentazione dei modelli F24 e degli altri modelli fiscali predisposti dall’Agenzia delle Entrate, debitamente compilati, deve essere fatta in modalità telematica. Tale condizione è necessaria per assolvere correttamente gli obblighi di pagamento e non incorrere in sanzioni.
La procedura richiede che il contribuente sia dotato di strumenti digitali come CIE e SPID, indispensabili per fruire dei servizi online della Pubblica Amministrazione, come quelli dell’Agenzia delle Entrate. Chi ancora non l’ha fatto può attivare lo SPID in pochi clic, sfruttando le offerte dei provider specializzati che forniscono uno strumento di semplificazione efficace e che risponde agli standard in materia di sicurezza dei dati personali.