Sbagliare una fattura è un evento che può capitare. La cosa importante è capire rapidamente in quale modo porre rimedio per evitare problematiche peggiori, come sanzioni e multe.
La fatturazione elettronica annovera tra i vantaggi un minore rischio di errore: le fasi di compilazione del documento sono guidate ed eventuali anomalie vengono segnalate tempestivamente sia dal software di fatturazione che dal Sistema di Interscambio (SdI).
Ciò nonostante, un’inesattezza o un dato sbagliato possono sempre sfuggire e allora non resta che procedere secondo la modalità di correzione prevista a seconda della problematica riscontrata, prima o dopo l’invio della fattura elettronica errata.
Quali sono i più comuni errori nelle fatture elettroniche?
Professionisti ed esercenti di beni e servizi sanno che l’emissione della fattura elettronica è un momento fondamentale della propria attività, essendo tale documento indispensabile per la gestione fiscale e amministrativa.
Ecco perché è importante prestare attenzione alla compilazione delle fatture web e, in caso di sbaglio, correggerle secondo quanto previsto dalla normativa fiscale per evitare conseguenze. Le principali tipologie di errori nella fattura elettronica sono:
- Errori numerici: ad esempio importi sbagliati relativi a beni o servizi, all’IVA o al totale;
- Errori descrittivi: le imprecisioni sulle informazioni relative ai dati del cliente, alla data di emissione, al numero di partita IVA, o al numero progressivo della fattura.
Un altro fattore determinante per stabilire la gravità della fattura elettronica errata è lo spazio temporale nel quale si commette l’errore:
- Prima dell’invio al SdI, si procede semplicemente alla correzione.
- Dopo l’invio al Sdl, quando la fattura è già stata consegnata e processata, allora saranno necessarie azioni di rimedio diverse a seconda del caso, come l’emissione di una nota di debito o di credito.
Fattura elettronica errata: come si modifica la data?
Concentriamoci adesso sul focus di questa guida, ovvero cosa fare se si è inviata una fattura elettronica con data errata. Si tratta di un aspetto che può avere impatti rilevanti sulla contabilità, dal momento che la data fattura serve per il conteggio del versamento dell’IVA. Inoltre, una numerazione errata altera tutta la sequenza temporale delle fatture successive.
Come si risolve quindi la questione? Cominciamo con il dire che il campo ‘data’ della fatturazione rientra tra le informazioni normate dal DPR n. 633 del 26/10/72 (art.21, 2°comma) e, in caso di imprecisione, richiede l’emissione di una nota di credito a storno della fattura errata. Completata tale operazione è possibile emettere il documento corretto.
Facciamo un esempio pratico. In data 15 maggio 2023 hai ricevuto un pagamento per la prestazione di servizi professionali, dopodiché il 17 maggio hai trasmesso al Sistema di Interscambio la relativa fattura elettronica immediata, con numero progressivo 28 e campo data 10 maggio anziché 15 maggio. Cosa fai? Rettifichi l’errore con una nota di credito a totale storno della fattura elettronica errata ed emetti una nuova fattura. La nota di credito sarà la nr. 29 del 15/5/2023 e la fattura corretta la nr. 30 del 15/5/2023.
Quali sono le sanzioni per la fattura elettronica con data errata?
Un altro aspetto importante è quello delle conseguenze: ci sono sanzioni per la fattura elettronica errata? Stando alle sentenze e ai pareri giuridici, ad oggi l’Agenzia delle Entrate non ha manifestato un atteggiamento sanzionatorio per gli eventuali ritardi nella trasmissione delle fatture elettroniche.
I possibili provvedimenti sanzionatori scattano nei confronti di condotte che risultano tardive rispetto a scadenze e obblighi fiscali, viceversa: “Non sono punibili le violazioni che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta e sul versamento del tributo” (DL 472/1997, art. 6, comma 5-bis).
Ogni singola caso va quindi esaminato nel dettaglio, ma è buona norma conservare sempre con cura tutta la documentazione atta a giustificare l’errore commesso e le azioni di rimedio attuate.
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