Il codice ATECO, elemento identificativo cruciale per ogni attività economica, si evolve nel 2025 con una nuova classificazione che riflette i cambiamenti del mondo del lavoro. I nuovi codici attività mirano a un duplice obiettivo: armonizzare la classificazione italiana con quella europea e fornire una descrizione più accurata delle attività economiche emergenti. In questo modo, si intende riflettere i cambiamenti profondi che caratterizzano il tessuto produttivo, l’economia e la società, sia a livello nazionale che internazionale, garantendo una classificazione aggiornata e in linea con i processi di innovazione e trasformazione.
Codice delle attività ATECO 2025: al via la nuova classificazione
A partire dal 1° gennaio 2025, è entrata ufficialmente in vigore la nuova classificazione ATECO. Questa versione aggiornata dei codici delle attività, che sostituisce la precedente ATECO 2007 – Aggiornamento 2022, rappresenta un importante passo avanti per fornire una codifica univoca e sempre più precisa delle attività economiche.
Tuttavia, è bene precisare che l’adozione operativa a livello amministrativo di questa nuova classificazione è prevista a partire dal 1° aprile 2025. Ciò significa che, sebbene i nuovi codici siano già in vigore, le imprese e i professionisti dovranno attendere aprile per vederne gli effetti concreti a livello di adempimenti burocratici e fiscali. Questo periodo transitorio servirà alle varie amministrazioni per prepararsi alla nuova classificazione.
Codici ATECO che possono lavorare nel 2025: modifiche e novità
La revisione della classificazione ha portato a importanti cambiamenti. Riportiamo di seguito i principali.
1. Settore commercio
Il settore commercio è quello maggiormente interessato dalle novità. La più rilevante consiste nell’eliminazione della differenziazione, attualmente presente nei codici ATECO, in base al canale di vendita (vendita in un negozio fisico, in forma ambulante, online, attraverso distributori automatici). La nuova classificazione sarà invece basata sul tipo di prodotto venduto.
In seguito a questo cambiamento, le attività di commercio online non avranno più un loro codice ATECO specifico.
Un’altra importante novità interessa il commercio al dettaglio non specializzato, per il quale viene eliminata l’attuale distinzione in base alla superficie di vendita.
2. Nuovi codici attività
L’evoluzione del mondo del lavoro degli ultimi anni e l’emergere di attività prima sconosciute, ha reso necessaria l’introduzione di nuovi codici ATECO specifici, come ad esempio quello per l’influencer marketing.
Un altro codice ATECO che sarà presente dal 1° aprile è quello relativo ai servizi di logistica delle opere d’arte.
3. Settore turistico
Anche il settore turistico sarà interessato da diverse modifiche. In particolare sono stati previsti una serie di codici distinti che permetteranno di adattarsi meglio all’ampia varietà di attività ricettive e di servizi connessi al turismo.
Codici ATECO essenziali: un’importanza che va oltre le statistiche
La classificazione ATECO non ha solo finalità statistiche, ma svolge un ruolo cruciale anche in ambito amministrativo e fiscale.
Ambito amministrativo: i codici ATECO sono utilizzati, ad esempio, per identificare le aziende che possono beneficiare di finanziamenti e contributi a fondo perduto.
Ambito fiscale: i codici ATECO sono indispensabili per diversi adempimenti, tra cui:
- dichiarazione di inizio attività per l’apertura della partita IVA;
- dichiarazione dei redditi;
- individuazione degli Indicatori Sintetici di Affidabilità (ISA);
- determinazione delle percentuali di redditività per i soggetti in regime forfettario.
Codici ATECO autorizzati: cosa accade dal 1° aprile 2025
Chi sta pensando di aprire una nuova partita IVA e lo farò dopo il 1° aprile 2025 dovrà adottare direttamente la nuova classificazione ATECO.
Ricordiamo che, per chi avvia un’attività di impresa o di lavoro autonomo è obbligatorio il possesso di una PEC. Per assicurarsi di avere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata affidabile e conforme alle normative, Legalmail di InfoCert è la soluzione ideale. Con Legalmail, è possibile gestire tutte le comunicazioni ufficiali con la Pubblica Amministrazione e i clienti in modo semplice e sicuro, garantendo la validità legale dei propri messaggi.
Coloro che, invece, hanno già aperto una partita IVA, ad aprile si potranno trovare in una delle due situazioni seguenti:
- il proprio codice ATECO non è cambiato rispetto al passato;
- il vecchio codice ATECO è stato modificato.
Vediamo come andranno gestite queste situazioni.
1. Camera di commercio
La classificazione ATECO delle imprese sarà aggiornata automaticamente a partire dal 1° aprile. Le aziende saranno avvisate tramite i servizi online della loro Camera di Commercio.
Per un periodo transitorio, sia i vecchi che i nuovi codici ATECO saranno visibili nella visura camerale, per aiutare le imprese ad adattarsi.
La comunicazione dell’aggiornamento e la visura aggiornata si potranno scaricare gratis dall’app Impresa Italia, disponibile su tutti i telefoni. Per scaricare l’app, basta andare sul sito impresa.italia.it.
2. Agenzia delle Entrate
L’introduzione della nuova classificazione ATECO non richiede l’obbligo di presentare una dichiarazione di variazione dei dati ai sensi dell’art.35 e 35-ter del DPR 633/72 (Risoluzione n.262/E/2008).
Tuttavia, se il contribuente rileva la necessità di comunicare all’AdE una nuova codifica che rappresenta meglio l’attività svolta sarà necessario:
- effettuare una nuova dichiarazione mediante ComUnica, se si tratta di un contribuente iscritto nel Registro delle Imprese;
- effettuare la comunicazione mediante il modello AA7/10 (società) o AA9/12 (partite IVA individuali), se si tratta di un soggetto non iscritto al Registro Imprese.
3. Finalità statistiche
Per finalità statistiche, le imprese potranno verificare e, se necessario, modificare la propria classificazione ATECO 2025 tramite il portale “Statistica&Imprese” dell’ISTAT. Dopo l’accesso, un avviso permetterà di controllare la riclassificazione. Se l’utente non concorda con le variazioni intervenute, potrà richiedere una modifica attraverso il portale stesso.