Sono aperte dal 22 giugno al 5 settembre 2023 le iscrizioni agli elenchi dei soggetti che desiderano accreditarsi in qualità di manager per l’innovazione o di società di consulenza qualificate presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIt).
In questo modo si andrà a formare un elenco di professionisti che potranno fornire a PMI e associazioni di impresa servizi di consulenza specialistica aventi come obiettivo quello di sostenere i processi di innovazione tecnologica e di digitalizzazione aziendale, nonché l’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi.
Vediamo quali sono i requisiti richiesti per presentare la domanda sulla piattaforma informatica che sarà accessibile dal sito del Ministero.
Innovation manager chi è e cosa fa?
Gli innovation manager qualificati e riconosciuti dal MIMIt gestiscono e promuovono l’innovazione all’interno di un’impresa o di un’organizzazione, attraverso la definizione di una strategia chiara e stabilendo i relativi obiettivi e piani di azione.
Tra i loro compiti rientrano:
- monitoraggio dei trend di mercato per individuare le migliori opportunità di innovazione;
- analisi delle esigenze dei clienti;
- supporto all’accesso di mercati finanziari e dei capitali;
- misurazione dell’impatto dei nuovi processi in termini economici e dell’esperienza cliente.
Al fine di un miglioramento progressivo e continuo degli assetti gestionali e dei metodi organizzativi, il manager dell’innovazione utilizza KPI (indicatori di prestazione) per valutare il successo delle attività intraprese e per apportare eventuali correzioni necessarie nei seguenti rami:
- pratiche commerciali;
- strategie di gestione aziendale nell’ottica di digitalizzazione;
- organizzazione del luogo di lavoro.
In quali ambiti opera il manager per l’innovazione?
I soggetti iscritti all’elenco del MIMIt potranno svolgere consulenze specifiche in merito all’applicazione delle seguenti tecnologie finalizzate alla transizione digitale e green:
- Big data e analisi dei dati;
- Cloud, fog e quantum computing;
- Cyber security;
- Integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali;
- Interfaccia uomo-macchina;
- Internet delle cose e delle macchine;
- Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- Manifattura additiva e stampa tridimensionale;
- Programmi di digital marketing e sviluppo commerciale verso i mercati;
- Programmi di open innovation;
- Prototipazione rapida;
- Robotica avanzata e collaborativa;
- Simulazione e sistemi cyber-fisici;
- Sistemi di realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA).
Quali sono i requisiti per l’elenco ministeriale degli innovation manager?
Per l’iscrizione all’elenco dei manager dell’innovazione e delle società di consulenza devono essere soddisfatti i requisiti elencati nel Decreto interministeriale del 7 maggio 2019 che stabilisce le disposizioni applicative per il contributo a fondo perduto per l’acquisto di consulenze in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale destinato alle micro imprese e alle PMI.
Possono presentare domanda di iscrizione alla lista degli innovation manager del MMIt le persone fisiche che soddisfano uno dei seguenti requisiti:
- Iscrizione negli albi o elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso Unioncamere, o presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso organizzazioni ad esse assimilabili;
- Accreditamento negli elenchi dei manager dell’innovazione istituti presso le Regioni ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari con finalità in linea con quelle del Decreto.
Oltre a quanto sopra, la persona che fa domanda deve essere in possesso di almeno uno dei seguenti titoli:
- Dottorato di ricerca in Scienze matematiche e informatiche; oppure Scienze fisiche; Scienze chimiche; Scienze biologiche; Ingegneria industriale e dell’informazione; Scienze economiche e statistiche;
- Master universitario di secondo livello in una delle discipline di cui sopra, unitamente alla prova documentale di svolgimento di incarichi per almeno 1 anno presso imprese operanti negli ambiti sopra elencati;
- Laurea magistrale in settori relativi ad una delle aree di cui sopra e svolgimento documentabile per almeno 3 anni di incarichi presso aziende dei settori ammessi;
- Svolgimento comprovato per almeno 7 anni di incarichi professionali presso imprese dei settori previsti.
Infine, nella domanda di ammissione, i manager qualificati devono dichiarare sia quali sono le regioni del territorio nazionale dove sono disposti a erogare i loro servizi specialistici, sia che le suddette prestazioni sono svolte in proprio.
Come si presenta la domanda per l’iscrizione all’elenco del MIMIt?
Per erogare i propri servizi specialistici i manager dell’innovazione qualificati e gli aspiranti tali devono iscriversi nella lista del Ministero. Anche a coloro i quali risultano già ammessi al precedente elenco MIMIt (decreto direttoriale del 6 novembre 2019) è richiesto di presentare una nuova domanda di iscrizione.
Le istanze di iscrizione all’elenco degli innovation manager MIMIt devono essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica a partire dalle ore 10 del 22 giugno 2023 fino alle ore 17 del 5 settembre 2023, così come previsto dal decreto direttoriale n. 1887 del 13 giugno 2023.
Il modulo di domanda deve essere compilato e presentato previa accesso al portale PA Digitale di Invitalia, mediante click sul pulsante di login e successivamente su “Entra con SPID” (chi non ha SPID può usare CIE o CNS).
Per ottenere le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale è necessario scegliere uno dei gestori di identità digitale abilitati da AgID, come SPID InfoCert: fornitore di servizi per professionisti e aziende specializzato in ambito innovazione, compliance e digital trust. Decorsi i termini per la trasmissione delle domande di iscrizione, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy definisce l’elenco degli innovation manager ammessi. Tale elenco è consultabile nella sezione “Voucher per consulenza in innovazione – Secondo sportello”, sul sito web del Ministero, esclusivamente dai soggetti indicati nell’art. 4 del già citato decreto direttoriale del 13