Il Piano Triennale ICT è lo strumento fondamentale per la digitalizzazione dell’amministrazione pubblica
La digitalizzazione della PA è imprescindibile per il rilancio del Paese, ma non è un compito semplice. Per facilitare l’impresa, AgID ha redatto il Piano Triennale ICT, o Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione. Si tratta di un documento programmatico che, con l’aggiornamento 2021 – 2023, è giunto alla quarta edizione.
La prima edizione (2017-2019) introduceva il Modello strategico dell’informatica nella PA. La seconda (2019-2021) dettagliava l’implementazione del Modello, mentre la terza (2020-2022) si focalizzava sulla realizzazione delle azioni e sul monitoraggio dei risultati. Questa quarta edizione continua l’opera di realizzazione delle azioni previste e di monitoraggio dei risultati, ma introduce anche alcune novità legate all’attuazione del PNRR e alla vigilanza sugli obblighi di trasformazione digitale della PA.
Il Piano Triennale ICT in 10 punti
1) Obiettivi del Piano
Come riporta AgID, il Piano Triennale ICT punta a:
- favorire lo sviluppo di una società digitale, in cui il cittadino e le imprese siano al centro dei servizi della Pubblica Amministrazione;
- promuovere lo sviluppo sostenibile, etico ed inclusivo, tramite l’innovazione e la digitalizzazione messe al servizio di persone, comunità e territori;
- contribuire alla diffusione delle tecnologie digitali nel tessuto produttivo italiano.
2) Principi guida del Piano
La realizzazione degli obiettivi visti qui sopra ricade sulle singole amministrazioni, le quali devono ispirarsi ad alcuni principi:
- digital & mobile first, ovvero la costruzione di servizi pubblici che nascano digitali e siano accessibili tramite sistemi di identità digitale, come SPID;
- cloud first: le pubbliche amministrazioni devono muoversi sfruttando i vantaggi del cloud e adottando misure per la prevenzione del rischio di lock-in;
- servizi inclusivi, accessibili, interoperabili by design;
- sicurezza e privacy by design;
- user-centric, data driven e agile, ovvero le PA devono puntare al miglioramento continuo partendo dall’esperienza dell’utente, misurando prestazioni e utilizzo dei servizi, e rendendo disponibili a livello transfrontaliero i servizi pubblici digitali rilevanti;
- once only: le amministrazioni devono evitare di chiedere agli utenti informazioni già fornite;
- dati pubblici come bene comune, che deve essere reso disponibile a cittadini e imprese per la crescita del Paese;
- utilizzo di software con codice aperto e, nel caso di software propri, condivisione del codice sorgente.
3) Struttura del Piano Triennale ICT AgID
L’aggiornamento 2021-2023 mantiene la stessa suddivisione delle versioni precedenti:
- (Parte I) Il Piano Triennale: comprende un’introduzione, la descrizione della strategia e un approfondimento sui principi guida dell’AgID.
- (Parte II) Le Componenti Tecnologiche: comprende i capitoli riferiti ai livelli rappresentati nel Modello strategico (servizi, dati, piattaforme, infrastrutture, interoperabilità, sicurezza informatica).
- (Parte III) La Governance: comprende i capitoli in cui si descrive la governance da attuare per la trasformazione digitale del Paese e le azioni che le amministrazioni devono compiere.
4) Il Format PT
Alle singole amministrazioni è richiesto di redarre il proprio Piano Triennale ICT. Per facilitare il compito, AgID ha predisposto un modello standard, chiamato Format PT.
Oltre all’evidente comodità per le PA, questo modello permetterà di uniformare i Piani triennali ICT delle diverse amministrazioni e quello AgID, rendendo più semplice anche la successiva verifica dell’attuazione del Piano stesso.
5) La redazione di Piani
Nella redazione del proprio Piano Triennale ICT, la singola amministrazione deve seguire un percorso ben preciso formato dai seguenti step:
- SAL (stato avanzamento lavori) attività rispetto alle precedenti pianificazioni e altri documenti di pianificazione precedenti;
- Definizione della gestione operativa redazione: principali attori interni ed esterni, modalità operative, strumenti di stesura, gruppo di redazione;
- Prima stesura del Piano;
- Condivisione e allineamento con gli organi di vertice per ottenere feedback;
- Stesura finale con revisione dei contenuti ed elaborazione grafica;
- Approvazione del Piano;
- Pubblicazione del Piano e della documentazione correlata in una una sezione apposita del sito istituzionale dell’amministrazione.
Il piano deve essere composto di un’introduzione e un corpo centrale, di cui fa parte anche una sezione dedicata alla Governance.
6) L’introduzione del Piano Triennale ICT
L’Introduzione ha l’obiettivo di dare un quadro del contesto in cui opera la singola amministrazione, in modo da comprenderne meglio le scelte strategiche. Inoltre, serve a illustrare le responsabilità e le attività dell’ufficio del Responsabile per la Transizione al Digitale.
È in questa parte del Piano che l’amministrazione deve indicare obiettivi, le spese, le strategie da mettere in atto attraverso l’uso di strumenti di self-Assessment -come la SWOT Analysis- e i progetti di trasformazione digitale che si intendono portare avanti.
Dunque, gli elementi che compongono l’introduzione sono:
- Premessa,
- Obiettivi del piano triennale,
- Ruolo del Responsabile per la Transizione al Digitale,
- Contesto strategico,
- Spesa complessiva prevista per ogni annualità del Piano.
7) Il corpo centrale
Il corpo centrale del documento è formato da:
- 6 capitoli, uno per ogni componente tecnologica prevista dal del Modello AgID, in cui sono descritte le linee d’azione;
- Altri capitoli dedicati a temi progettuali in riferimento alla trasformazione digitale, con anche una mappa sinottica per la comparazione con il modello strategico AgID;
Ogni capitolo deve seguire una precisa struttura:
- Titolo Componente secondo la nomenclatura del Piano Triennale di AgID;
- Descrizione, obiettivi e contesto normativo e strategico;
- Roadmap delle linee d’azione specifiche;
- Esperienze acquisite.
8) La sezione Governance
La sezione dedicata alla Governance riguarda la componente non tecnologica e descrive i soggetti coinvolti, le modalità di interazione, gli strumenti e gli interventi per il coinvolgimento del territorio. Inoltre, indica le modalità con cui il Responsabile della Transizione Digitale gestisce e monitora lo sviluppo delle linee d’azione.
9) Piano Triennale ICT e PNRR
Come si può leggere nel comunicato ufficiale AgID, il Piano Triennale si collega al PNRR attraverso progetti come il Single Digital Gateway (SDG) e la Piattaforma Nazionale Dati (PDND). Più nello specifico, «allineando i propri obiettivi, risultati e linee di azione al PNRR, il Piano costituisce uno strumento a supporto delle amministrazioni centrali e locali nel conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti dal PNRR».
Ricordiamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si basa su 3 assi strategici condivisi a livello europeo, uno dei quali riguarda la digitalizzazione. A sua volta, questo asse include anche la componente “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”.
10) Dove consultare il piano
È possibile trovare tutte le informazioni sul Piano Triennale ICT sulla pagina dedicata nel sito AgID. AgID ha anche messo a disponibile una guida alla redazione scaricabile gratuitamente.