PANORAMICA SUL MONDO DEI PAGAMENTI DIGITALI, OPPORTUNITÀ PRESENTI E FUTURE

La digitalizzazione dei sistemi di pagamento è un tassello irrinunciabile in qualunque progetto di Digital Transformation e ciò vale in egual modo per il settore pubblico e per quello privato. Per le aziende e le Pubbliche Amministrazioni del nostro Paese raggiungere un alto livello di innovazione e una user experience ottimale è particolarmente importante in questo ambito. I clienti e i cittadini a cui ci si rivolge oggi sono infatti sempre più abituati a servizi di alto livello: semplici, intuitivi e immediati (basti pensare ad Amazon).

Stando a dati forniti dalla Banca d’Italia, tra 2014 e 2015 il nostro Paese ha registrato un aumento nell’utilizzo dei pagamenti elettronici pari al 12,2% (infografica), una crescita superiore a quella media europea dello stesso periodo (+8%).

Crescono particolarmente quelli che l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano ha definito New Digital Payment: pagamenti online tramite pc, tablet e smartphone e pagamenti nei punti vendita con carte contactless o su Mobile POS.

PA, SPID E PAGAMENTI IN DIGITALE

Nel prossimo futuro, confidando in Diego Piacentini, ci auguriamo di assistere a una accelerazione nella digitalizzazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione.

Un segnale è già arrivato dalla riforma del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), che individua nei pagamenti digitali i principali strumenti di incasso delle PA. Al nuovo CAD si deve l’introduzione del concetto di neutralità degli strumenti di pagamento digitale e della possibilità di impiegare il credito telefonico per pagare piccoli importi.

Anche SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, potrebbe ritagliarsi un ruolo nel mondo dei pagamenti digitali e venire impiegato per consentire l’autenticazione dei soggetti coinvolti nelle operazioni di pagamento.

BONIFICI ISTANTANEI

Un’altra novità importante nell’ambito degli e-payments arriva dall’Europa. Recentemente il Consiglio Europeo per i Pagamenti (Eopean Payments Council, EPC) ha posto le basi per lo sviluppo dei bonifici istantanei (Instant Credit Transfer).

Da novembre 2017 sarà possibile trasferire digitalmente somme di denaro, inizialmente non superiori a 15 mila euro, da un conto corrente all’altro in una decina di  secondi in tutta l’area SEPA (Single Euro Payments Area) e senza distinzioni tra giorni lavorativi e festivi. Un bel passo avanti se pensiamo che oggi è necessario attendere un giorno lavorativo perché una transazione sia conclusa. Secondo Javier Santamaría, Presidente dell’EPC, «il lancio dei bonifici istantanei dimostra che siamo entrati in una nuova era dei pagamenti, basata sulla velocità e l’innovazione».

ASSEGNO ELETTRONICO

Una ulteriore forma di pagamento elettronico già in vigore da marzo del 2015, ma non abbastanza nota, è l’assegno elettronico. Si tratta di un perfetto esempio di dematerializzazione, in quanto il titolo cartaceo viene sostituito dalla semplice immagine dell’assegno, che va sottoscritta con Firma Digitale e trasmessa tramite Posta Elettronica Certificata.

Per l’esattezza il Regolamento della Banca d’Italia prevede due distinte modalità di trasmissione:

  • l’invio dei soli dati, per assegni bancari e postali fino a 5 mila euro di importo e per assegni circolari, vaglia postali e titoli speciali della Banca d’Italia, senza limiti di importo;
  • l’invio dei dati dell’assegno e della relativa immagine firmata digitalmente per gli assegni bancari e postali di importo superiore a 5 mila euro.

L’immagine deve ovviamente avere forma e contenuto identici a quelli del documento analogico da cui è tratto (ossia, il titolo cartaceo). E tale identità deve essere assicurata mediante il raffronto dei documenti o attraverso la certificazione di processo. Perciò il documento informatico deve essere firmato digitalmente dalla banca negoziatrice che lo ha generato e inviato via PEC.

18 gennaio 2017

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