La sostenibilità aziendale non è un’opzione accessoria, ma una scelta strategica per le imprese che vogliono affrontare con responsabilità le sfide ambientali e sociali.

A dimostrarlo è anche la recente pubblicazione di Banca d’Italia sullo stato di avanzamento delle buone prassi delle grandi banche italiane, che cita i conti correnti paperless tra gli esempi virtuosi di prodotti sostenibili.

Un segnale chiaro: la digitalizzazione non serve solo a ridurre i costi, ma abilita la creazione di prodotti e servizi più sostenibili, con benefici concreti per l’ambiente e per la clientela.

Dematerializzazione documentale: un pilastro della sostenibilità

Abbandonare progressivamente la carta nei flussi operativi è uno dei modi più immediati per rendere un’azienda sostenibile. In molti settori è già una realtà: dalle fatture elettroniche alla firma digitale, dai contratti online alla gestione documentale via cloud. Ridurre l’utilizzo di carta non significa solo “stampare meno”, ma ripensare i processi per renderli nativamente digitali.

Per esempio, una gestione delle note spese interamente su app mobile elimina la necessità di stampare scontrini, compilare moduli e inviarli fisicamente al reparto amministrativo. Lo stesso vale per le comunicazioni HR: oggi è possibile firmare un contratto di lavoro, ricevere il cedolino e gestire le richieste ferie senza produrre un singolo foglio di carta.

Queste scelte, oltre a semplificare la vita quotidiana dell’impresa, contribuiscono a ridurre l’impronta ambientale, evitando lo spreco di risorse e abbattendo le emissioni legate alla produzione, al trasporto e allo smaltimento della carta.

​Sostenibilità aziende: perché i processi digitali fanno bene anche al pianeta

Quali sono i quattro pilastri della sostenibilità ambientale? Tutela degli ecosistemi, uso efficiente delle risorse, riduzione delle emissioni e promozione di stili di vita sostenibili: principi fondamentali da integrare nelle strategie aziendali per un futuro più responsabile.

Adottando questi principi, la digitalizzazione dei processi aziendali emerge come un potente abilitatore. Infatti, riduce il consumo di carta, semplifica le attività quotidiane e migliora la trasparenza operativa. Ma non solo: apre la strada a soluzioni eco-friendly anche nell’offerta commerciale. È il caso dei conti correnti paperless, ma anche di servizi assicurativi digitali, onboarding da remoto, bollette online, strumenti bancari dematerializzati e pacchetti “green” proposti a chi sceglie opzioni senza supporto fisico.

L’innovazione nei processi si riflette dunque direttamente nei prodotti e nei servizi, rendendo possibile un approccio sostenibile a 360 gradi. Le aziende possono così offrire esperienze d’uso più fluide e a basso impatto ambientale, rafforzando il legame tra efficienza interna e valore percepito all’esterno.

Una domanda diventa dunque centrale: “Cosa devono fare le aziende per essere sostenibili?” Un buon punto di partenza è proprio questo: ripensare i processi aziendali in chiave digitale, per ridurre sprechi, automatizzare operazioni e progettare un’offerta commerciale coerente con i valori ambientali.

Sostenibilità, azienda e lavoro: cosa significa essere davvero sostenibili

La trasformazione digitale ha un impatto anche sulle persone e sull’organizzazione del lavoro. Cosa si intende per sostenibilità sul lavoro? Non solo attenzione all’ambiente, ma anche strumenti e modalità che migliorino la qualità delle attività quotidiane. Dematerializzare significa infatti ridurre i carichi burocratici, eliminare le perdite di tempo, semplificare l’accesso alle informazioni.

Per esempio, un sistema di gestione documentale integrato consente a ogni reparto di trovare rapidamente ciò che serve, senza passaggi intermedi o archivi fisici. Il lavoro da remoto diventa più agevole, perché i flussi digitali sono accessibili in modo sicuro ovunque. Il risultato è una maggiore efficienza, ma anche un ambiente lavorativo più fluido, moderno e responsabile.

Conservazione digitale: più efficienza, meno impatto

La conservazione digitale rappresenta un ulteriore passo avanti nella dematerializzazione. Non si tratta solo di archiviare file in formato elettronico, ma di garantire la validità legale, la sicurezza e la reperibilità dei documenti nel tempo.

In questo contesto, le aziende possono avvalersi di soluzioni come Safe di Tinexta InfoCert. Questo sistema è specificamente progettato per garantire la conservazione a norma dei documenti informatici con piena validità legale a lungo termine. Integrandosi perfettamente con i flussi documentali aziendali esistenti, Safe migliora la tracciabilità e rafforza la sicurezza delle informazioni.

Scegliere la conservazione digitale riduce drasticamente la necessità di materiali fisici e di spazi dedicati, elimina passaggi manuali e taglia i costi operativi legati alla gestione cartacea. A questo si aggiunge un chiaro beneficio ambientale: meno consumo di risorse, meno energia, meno sprechi.

Il vantaggio è anche organizzativo. Automatizzazione delle scadenze, tracciabilità dei flussi, accesso sicuro da remoto: una struttura più agile, reattiva e conforme, in grado di adattarsi alle sfide di un mercato sempre più regolato e attento alla sostenibilità.

Un esempio concreto? Una grande azienda può archiviare digitalmente tutti i documenti firmati, integrandoli nel gestionale HR o amministrativo. Il risultato è una gestione fluida, veloce, conforme e pienamente coerente con gli obiettivi di sostenibilità aziendale. Tutto questo ci porta a una considerazione più ampia: “Quali sono i 3 tipi di sostenibilità?” Ambientale, sociale ed economica. La conservazione digitale, se ben progettata, contribuisce a tutte e tre: riduce gli sprechi e il consumo di risorse (ambientale), abbassa i costi operativi (economica), e favorisce un accesso più equo e sicuro ai dati aziendali da parte di tutti i lavoratori, anche in modalità remota o flessibile (sociale).

​Innovazione e ambiente: un binomio possibile

La sostenibilità aziendale è un percorso che richiede visione strategica e azioni concrete. In questo cammino, la digitalizzazione non è solo uno strumento di efficienza, ma un motore di cambiamento culturale. Semplificare i flussi, ridurre la carta, automatizzare i controlli, progettare prodotti digitali e accessibili: tutto questo ha un impatto reale, tangibile, sul modo in cui l’impresa si relaziona con l’ambiente e con le persone.

Non serve reinventare tutto: basta iniziare da ciò che si può fare subito. Digitalizzare una procedura, eliminare una stampa, dematerializzare un archivio. Passo dopo passo, si costruisce un modello di impresa in cui innovazione e responsabilità ambientale sono due facce della stessa evoluzione.

In un contesto che cambia rapidamente, restare fermi significa restare indietro. Digitalizzare è, semplicemente, una scelta di buon senso.