Per l’attivazione della SIM, basterà  SPID , questa una grande novità che farà contenti i sostenitori della semplificazione digitale.

Chi non ha mai avuto bisogno di fare un cambio SIM o di attivarne una nuova? Ad oggi per farlo è necessario identificarsi nei modi tradizionali con una procedura che prevede fotocopie/scansioni dei documenti di identità, oppure l’acquisizione video/fotografica dei medesimi da parte degli operatori.

Questa procedura sarà presto superata grazie alla decisione Agcom che permette agli operatori telefonici di identificare gli utenti richiedenti tramite l’identità digitale SPID.

È la stessa Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a spiegare che tale cambiamento comporta un’assunzione di responsabilità da parte degli operatori telefonici che dovranno aggiornare l’attuale Accordo Quadro per l’applicazione delle norme riguardanti la portabilità del numero con i nuovi strumenti di riconoscimento digitale, come SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

SPID e contrasto delle frodi: i casi di SIM swap

La possibilità di utilizzare i nuovi metodi di riconoscimento comporta una semplificazione nell’iter e un tangibile risparmio di tempo e di carta. Ancora una volta la tecnologia si rivela una valida alleata nelle attività quotidiane delle persone e nella lotta allo spreco di risorse.

Stop quindi a fotocopie e scansioni e avanti con strumenti digitali facili e sostenibili per identificare i clienti nei seguenti casi:

  • Attivare un nuovo numero di telefono;
  • Sostituire una SIM rubata o smarrita;
  • Cambiare operatore telefonico con la portabilità del numero;
  • Procedere a un cambio di intestatario della SIM.

La decisione di Agcom è finalizzata sia facilitare le procedure degli utenti, sia a rendere più sicure le operazioni di identificazione e di riconoscimento da parte degli operatori. L’Autorità Garante per le Comunicazioni ha infatti registrato negli ultimi anni un aumento dei casi di sostituzione della SIM all’insaputa del titolare.

Si tratta di un fenomeno conosciuto come SIM swap e ha come scopo la clonazione della SIM e il possesso dei dati personali del titolare dell’utenza. Facile immaginare quali danni possono derivare da questa azione: lo smartphone è ormai depositario di molti dati sensibili e lasciare che un estraneo si identifichi con il nostro numero di cellulare ci espone a rischi elevati di frodi e di truffe.

Chi può fare il cambio della SIM e chi deve identificare il soggetto?

La richiesta di cambio SIM – in caso di passaggio a diverso operatore (portabilità del numero), oppure in caso di furto o di smarrimento della SIM – può essere fatta esclusivamente dalla persona titolare del numero di telefono. Se si inoltra al proprio operatore la richiesta di portabilità e contestualmente si segnala il furto, lo smarrimento o il malfunzionamento della SIM, la procedura sarà completata soltanto quando si dispone di una SIM che sostituisce la precedente e che funziona.

Anche con l’applicazione della nuova procedura che prevede l’uso di SPID, CIE o CNS, l’identificazione dell’utente deve sempre essere svolta dall’operatore telefonico. Cambia, in sintesi, la modalità.

Prima era necessario acquisire le fotocopie del documento d’identità, del codice fiscale, la vecchia SIM o la denuncia di furto o di smarrimento. Oggi con le nuove disposizioni basterà confrontare che i dati raccolti durante l’emissione della nuova SIM coincidano con i risultati del processo di autenticazione digitale dell’utente.

Come attivare lo SPID e quale scegliere?

L’esempio che abbiamo esaminato in questo articolo, ovvero lo SPID per cambio o attivazione di SIM telefonica, è uno dei tanti casi d’uso dell’identità digitale nella vita quotidiana.

Oggi SPID è utilizzato da privati e aziende non soltanto per accedere ai servizi e ai documenti della Pubblica Amministrazione, ma anche per autenticarsi online nelle procedure più disparate, come ad esempio: cambiare il medico, partecipare ai concorsi, aprire un conto corrente bancario, presentare la dichiarazione dei redditi precompilata e immatricolarsi all’università.

Per tale ragione sono sempre più numerosi i provider che forniscono servizi per l’identità digitale, come SPID InfoCert che si attiva facilmente e che risponde alle varie esigenze personali o professionali. Tutte le soluzioni di identità digitale InfoCert sono pensate per consentire, con un unico strumento, l’accesso ai servizi online di oltre 4.000 Amministrazioni Pubbliche e private, in modo sicuro con l’autenticazione a 2 fattori e comodo grazie all’app per dispositivi mobili.