MISURE A FAVORE DEGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE NECESSARI ALLE IMPRESE ITALIANE, PICCOLE E GRANDI, PER RESTARE COMPETITIVE
A fine luglio, in una conferenza stampa tenutasi in contemporanea a Milano e Roma, è stata presentata la 48a edizione del Rapporto Assinform “Il Digitale in Italia”. Lo studio, realizzato in collaborazione con NetConsulting cube e Next Value, descrive l’andamento del mercato digitale nel 2016 e offre alcune previsioni di sviluppo per il periodo 2017-2019. Nel 2015 il mercato digitale registrava un tasso di crescita pari all’1%, +1,8% nel 2016 e seguendo il trend positivo, le previsioni confermano la crescita del mercato digitale nei prossimi anni: +2,3% nel 2017 e +2,9% nel 2019.
Tuttavia, affinché le previsioni siano confermate, è necessario intervenire su alcuni aspetti:
- estendere il processo di digitalizzazione da alcuni settori economici con realtà più strutturate e attive in questo senso (banche, industria, TLC) a settori con maggiore presenza di PMI;
- investire nello sviluppo di competenze digitali, che vedono l’Italia indietro rispetto alla media europea;
- accelerare la digitalizzazione della PA;
- promuovere il Piano Industria 4.0 rendendo maggiormente noti vantaggi offerti a chi decide di innovare e digitalizzare la propria attività.
In questo articolo cercheremo di contribuire al raggiungimento di quest’ultimo obiettivo.
GLI INCENTIVI A SUPPORTO DEGLI INVESTIMENTI IN DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Il Piano Industria 4.0 prevede un insieme di misure atte a favorire gli investimenti in innovazione necessari alle imprese italiane, piccole e grandi, per mantenere buoni livelli di competitività. Incentivi a cui ogni azienda può accedere in modo automatico, senza ricorrere a bandi e presentare richieste agli sportelli, senza vincoli dimensionali, settoriali o territoriali. Un supporto agli investimenti in digitalizzazione dei processi produttivi, formazione di competenze adeguate, sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Sono 5 le principali misure del Piano Industria 4.0 a servizio dell’innovazione delle imprese in Italia.
IPER E SUPER AMMORTAMENTO
Una coppia di misure nate per incentivare le imprese ad investire in nuovi beni materiali e immateriali (software, sistemi IT, tecnologie digitali) utili alla trasformazione digitale dei processi produttivi.
L’iperammortamento si riferisce alla supervalutazione del 250% degli investimenti in nuovi beni materiali, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0, acquistati o in leasing. Il superammortamento prevede invece la supervalutazione del 140% degli investimenti in nuovi beni strumentali acquistati o in leasing.
Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia possono godere di iperammortamento e superammortamento in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione.
BENI STRUMENTALI (NUOVA SABATINI)
La misura Beni Strumentali, o “Nuova Sabatini”, va a sostegno delle imprese che richiedono finanziamenti bancari per investire in nuovi macchinari, attrezzature a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software).
Prevede un contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari convenzionati con il MISE, e l’accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura massima dell’80%. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse del 2,75% annuo ed è maggiorato del 30% per investimenti in tecnologie in chiave Industria 4.0.
Micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, indipendentemente da settore economico in cui operano, possono presentare, entro il 31 dicembre 2018, a una banca o a un intermediario finanziario, la richiesta di finanziamento e la domanda di accesso al contributo, secondo lo schema definito con apposita circolare ministeriale.
CREDITO D’IMPOSTA R&S
Per innovare processi e prodotti a tutela della competitività futura, il Piano industria 4.0 offre a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (aziende, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa) un credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014.
La misura si applica alle spese in R&S che saranno sostenute nel periodo 2017-2020 e riguarda tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, dall’assunzione di personale altamente qualificato e tecnico, a contratti di ricerca con università, enti di ricerca, startup e PMI innovative.
PATENT BOX
Il Patent Box prevede un regime opzionale di tassazione agevolata (riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50% dal 2017 in poi) sui redditi d’impresa derivanti dall’utilizzo di beni immateriali quali brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know how e software protetto da copyright. Condizione necessaria per aver diritto al beneficio è condurre attività di R&S connesse allo sviluppo e al mantenimento dei beni immateriali.
Obiettivi: rendere il mercato italiano più attrattivo per investimenti nazionali ed esteri di lungo termine; incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane e straniere; favorire gli investimenti in Ricerca e Sviluppo.
Possono accedere all’agevolazione tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, i cui redditi dipendano in modo dimostrabile dall’utilizzo di beni immateriali: società di capitali o di persone, imprenditori individuali, enti commerciali e non, soggetti residenti in Paesi esteri (ma con stabile organizzazione in Italia) con cui sono stati stipulati trattati per adeguato scambio di informazioni.
STARTUP E PMI INNOVATIVE
Infine, il Piano industria 4.0 prevede una serie di misure a vantaggio di startup e PMI innovative per sostenerne la crescita e lo sviluppo e diffondere una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazione, ma anche alla collaborazione e internazionalizzazione.
Tra le misure previste: una nuova modalità di costituzione digitale e gratuita; l’esonero dalla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica, incentivi agli investimenti in capitale di rischio; accesso gratuito, semplificato e prioritario al Fondo di Garanzia per le PMI; equity crowdfunding per la raccolta di nuovi capitali di rischio; esonero dalla disciplina fallimentare ordinaria, in caso di insuccesso; possibilità di convertire agilmente in PMI innovative le startup innovative di successo mantenendo i principali benefici.
18 ottobre 2017
COMPETENZA, AFFIDABILITÀ E PASSIONE PER L’INNOVAZIONE
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