​​Il bilancio d’esercizio assume un ruolo chiave nel 2025, un anno che porta con sé importanti novità per le imprese italiane. Due, in particolare, segnano un cambiamento significativo: l’introduzione dell’obbligo di PEC per gli amministratori, che riguarda anche le imprese costituite prima del 1° gennaio 2025, e l’ampliamento degli obblighi contabili per le società di persone, che dovranno iniziare a redigere e depositare un vero e proprio bilancio d’esercizio.

Questo documento, oltre a costituire un adempimento formale, rappresenta anche un’occasione per comunicare con chiarezza i risultati aziendali, rafforzare la fiducia di partner e investitori e posizionarsi sul mercato con maggiore autorevolezza. Ad esso può affiancarsi il bilancio di sostenibilità, uno strumento sempre più centrale per raccontare l’impatto ambientale e sociale dell’attività d’impresa, oggi decisivo per attrarre capitali e clienti sensibili ai criteri ESG.

In questa guida approfondiamo cos’è il bilancio, come si redige correttamente, chi è obbligato a predisporlo e quali sono le principali novità normative in arrivo. Uno spazio sarà dedicato anche agli strumenti digitali che possono semplificare l’intero processo, riducendo tempi e rischi di errore.

Che cos’è il bilancio di esercizio

Il bilancio d’esercizio è un documento contabile che riassume, in modo fedele e trasparente, l’andamento economico, patrimoniale e finanziario dell’impresa nel corso di un anno. È redatto generalmente alla fine dell’esercizio sociale (di norma il 31 dicembre) e costituisce il principale strumento di rendicontazione verso soci, creditori, autorità di vigilanza e stakeholder.

Nel caso delle Società di capitali, il bilancio d’esercizio si articola in:

  1. Stato Patrimoniale, che fotografa la situazione degli asset (attività) e dei debiti (passività) dell’impresa;
  2. Conto Economico, che evidenzia i risultati economici conseguiti, ossia costi e ricavi;
  3. Nota Integrativa, un documento che fornisce dettagli, criteri di valutazione e ulteriori spiegazioni per leggere correttamente i dati;
  4. Rendiconto Finanziario, che illustra i flussi di cassa generati e utilizzati nel periodo.

In presenza di micro-imprese o bilancio in forma semplificata, alcuni di questi documenti possono essere omessi, come il Rendiconto Finanziario o la Nota Integrativa, purché le informazioni minime vengano comunque fornite.

Chi è obbligato a redigere il bilancio

La redazione del bilancio d’esercizio è obbligatoria per:

  • Società di capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a.);
  • Cooperative e mutue assicuratrici.

Ad esse, ben presto, si aggiungeranno anche le Società di persone, in seguito alle significative novità introdotte dalla Direttiva UE 2025/25.

Attualmente, le Società di persone (S.n.c. e S.a.s.) non sono tenute al deposito del bilancio aziendale presso il Registro delle Imprese. Il loro bilancio ha funzione interna, regolato dall’art. 2217 del Codice Civile, con finalità prevalentemente informative nei confronti dei soci. Inoltre, il documento non è soggetto agli schemi rigidi previsti per le Società di capitali né richiede un’approvazione formale con delibera assembleare.

Tuttavia, con l’attuazione delle norme europee, questo scenario è destinato a cambiare profondamente.

Le novità della Direttiva UE 2025/25: verso un bilancio pubblico per le Società di persone

La Direttiva UE 2025/25, pubblicata il 19 dicembre 2024, rappresenta una svolta nella trasparenza contabile per le Società di persone. A partire dal 31 luglio 2028, anche S.n.c. e S.a.s. dovranno redigere e depositare annualmente il bilancio d’esercizio presso il Registro delle Imprese, rendendo così pubblici i loro dati economici.

Il bilancio per le Società di persone dovrà contenere:

  • Stato Patrimoniale;
  • Conto Economico;
  • Nota Integrativa (se prevista)

Restano escluse dalle nuove disposizioni le società semplici, in quanto non esercitano attività commerciale rilevante ai fini della normativa.

Questa riforma ha lo scopo di armonizzare le regole contabili in Europa, garantendo maggiore trasparenza e confrontabilità tra le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica adottata. Per le Società di persone, ciò comporta l’adozione di una contabilità più strutturata, l’adeguamento dei sistemi informativi e un possibile ricorso a professionisti esterni per la redazione e il deposito.

Come si redige correttamente un bilancio d’esercizio

La redazione del bilancio non è un mero adempimento burocratico, ma un processo articolato che richiede metodo, competenze e attenzione ai dettagli. Vediamo le fasi principali.

1. Chiusura delle scritture contabili

Durante l’anno, l’impresa registra tutti i fatti economici rilevanti (fatture, stipendi, acquisti, ammortamenti, finanziamenti, ecc.) attraverso la contabilità generale. A fine esercizio, si procede alla chiusura dei conti, registrando le scritture di assestamento necessarie a rappresentare in modo realistico la situazione aziendale.

2. Predisposizione del bilancio d’esercizio

Una volta chiuse le scritture contabili, si procede alla composizione del bilancio d’esercizio vero e proprio, organizzando le informazioni nei prospetti previsti dalla normativa. Ogni sezione ha una funzione precisa: dalla fotografia del patrimonio aziendale (Stato Patrimoniale) alla sintesi economica dei risultati (Conto Economico), fino all’analisi dei flussi finanziari (Rendiconto Finanziario), utile per valutare la solidità e la capacità dell’impresa di generare cassa.

La Nota Integrativa, infine, completa il bilancio fornendo spiegazioni qualitative e quantitative ai dati numerici dei prospetti, illustrando criteri di valutazione adottati, operazioni straordinarie, rischi aziendali e altri elementi rilevanti per una corretta interpretazione del bilancio.

3. Approvazione e deposito

Il progetto di bilancio è sottoposto all’assemblea dei soci per l’approvazione entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio.

Questo termine può essere esteso a 180 giorni se previsto dallo statuto e in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:

  • redazione del bilancio consolidato;
  • quando lo richiedono esigenze specifiche legate alla struttura e all’oggetto sociale.

Una volta approvato il bilancio d’esercizio, va depositato presso il Registro delle Imprese entro 30 giorni dall’approvazione.

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