RISPOSTA ALL’OBBLIGO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA B2B E DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI INTERNI TRA I PROGETTI B2B PRIORITARI PER LE AZIENDE

In occasione del convegno “Fatturazione elettronica, nuovo impulso per il Digital B2B”, tenutosi lo scorso 26 giugno, l’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b dalla School of Management del Politecnico di Milano ha presentato i risultati di una ricerca relativa agli sviluppi dell’eCommerce B2B in Italia nel corso del 2016. In vista dell’obbligo di Fatturazione Elettronica B2B che entrerà in vigore da gennaio 2019, l’eCommerce B2B e la digitalizzazione di grandi aziende e PMI potrebbero infatti ricevere un nuovo e consistente impulso.

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Secondo i dati forniti dall’Osservatorio, in Italia le transazioni in ambito eCommerce B2B del 2017 hanno raggiunto un valore di 335 miliardi di euro con una crescita dell’8% rispetto al 2016. Un incremento positivo ma che copre ancora solo il 15% delle transazioni commerciali totali tra le imprese italiane. Il canale digitale ottiene un risultato migliore nei rapporti commerciali con imprese estere, qui l’eCommerce B2B rappresenta il 26% delle transazioni totali verso l’estero (circa 130 miliardi di euro).

Resistenze alla digitalizzazione vs vantaggi della Fatturazione Elettronica B2B

È più che probabile che la Fatturazione Elettronica B2B, obbligatoria dal 1° gennaio 2019, influenzerà positivamente la crescita dell’eCommerce, ma in svariati contesti aziendali, piccoli e grandi, vi sono ancora e resistenze e freni alla digitalizzazione.

Secondo alcune ricerche condotte dall’Osservatorio, metà delle aziende italiane investe meno dell’1% del fatturato in progetti di digitalizzazione e l’85% delle PMI avrebbe dichiarato di non aver usufruito di agevolazioni messe a disposizione dai Governi recenti per mancanza di requisiti necessari, a causa di procedure ritenute troppo complesse o per mancata conoscenza delle misure messe in atto.

La fatturazione elettronica permette di risparmiare dai 7,50 agli 11,50 euro per fattura a chi gestisce volumi pari almeno a 3.000 fatture l’anno, risparmio che oscilla comunque tra 1,80 e 3,70 euro a fattura per le imprese che gestiscono volumi inferiori. Ma, come spesso ricordano gli esperti dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, i maggiori benefici si ottengono passando dalla gestione di documenti alla gestione di flussi di dati strutturati (provenienti da fatture che rispondono tutte agli stessi requisiti formali). La completa digitalizzazione del ciclo dell’ordine-pagamento offrirebbe un risparmio compreso tra i 25 e i 65 euro a ciclo.

Obbligo Fatturazione Elettronica B2B e digitalizzazione dei processi interni, priorità per grandi aziende e PMI

Grandi aziende e PMI concordano sull’importanza di adeguare il proprio gestionale per ottemperare in tempo all’obbligo di fatturazione elettronica B2B e la digitalizzazione dei processi interni (attraverso soluzioni di Gestione Elettronica Documentale, ERP, software di Conservazione Digitale) emerge tra i progetti B2B prioritari per le aziende.

La ricerca di una maggiore efficienza operativa e la necessità di restare competitivi orientano la digitalizzazione delle grandi imprese, mentre la facilità d’uso delle soluzioni implementate e la spinta normativa sono i fattori che guidano le scelte delle PMI. Per venire incontro alle esigenze di entrambe le tipologie di imprese, nonché di intermediari (commercialisti, professionisti, consulenti del lavoro), InfoCert ha ideato due soluzioni per la fatturazione elettronica B2B: Legalinvoice PRO e Legalinvoice START.

Legalinvoice PRO si rivolge a medie realtà economiche (imprese, società, studi strutturati) e permette di minimizzare impatti operativi e costi della fatturazione elettronica PA e B2B gestendo le fatture elettroniche senza investimenti aggiuntivi sul proprio software gestionale (ERP).

Legalinvoice START si rivolge a microimprese che non hanno bisogno di complessi gestionali, bensì di uno strumento di utilizzo immediato, a cui accedere anche in mobilità da web e tablet. Gli intermediari (commercialisti, consulenti del lavoro, ecc) che vorranno adottare Legalinvoice START potranno proporre ai clienti del proprio studio una condivisione privata dei dati inseriti (fatture, note di credito, ecc.).

5 settembre 2018

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