L’identificazione del cliente è un processo fondamentale durante qualsiasi transazione online, ma è anche un passaggio estremamente delicato.
Molte aziende, enti e istituti bancari conoscono già l’importanza di una corretta e sicura identificazione del cliente. Tuttavia, molte altre organizzazioni non hanno consapevolezza dei rischi di questo passaggio, né idea di come gestirlo in sicurezza.
Cosa si intende per identificazione del cliente
L’identificazione del cliente è il processo che le aziende utilizzano per confermare l’identità di un cliente prima di consentirgli di effettuare una transazione. Questo processo è importante perché garantisce che le transazioni siano sicure e legittime, proteggendo così le aziende e i clienti da frodi e altri rischi.
Per identificare correttamente un cliente, si utilizza una combinazione di dati personali e identificativi. I dati personali includono informazioni come il nome, l’indirizzo e la data di nascita. Gli identificativi includono informazioni come il codice fiscale, il numero della carta d’identità o del passaporto, o la patente di guida.
Nel mondo reale verificare l’identità del cliente è abbastanza semplice: basta, per esempio, confrontare la foto del documento con il viso della persona che si ha davanti. Al contrario, nelle transazioni online ciò non è quasi mai possibile. Le aziende devono quindi trovare altri sistemi per avere la certezza che l’utente con cui hanno a che fare sia davvero chi dice di essere.
Quali sono i rischi e i pericoli dietro a un’identificazione del cliente non ottimale
L’identificazione del cliente è un processo importante, ma comporta alcuni rischi. I principali riguardano la sicurezza aziendale e la protezione dei dati personali. Infatti, le aziende devono gestire e conservare un gran numero di informazioni sensibili, e se queste fossero rubate o compromesse, clienti e aziende potrebbero subire perdite economiche o anche conseguenze legali.
Per quanto riguarda i pericoli, i due principali sono la frode e il riciclaggio di denaro.
La frode si ha quando i criminali utilizzano dati altrui per compiere azioni che possono danneggiare le aziende o i clienti vittime del furto d’identità. Invece, il riciclaggio di denaro si ha quando i criminali utilizzano le transazioni online per nascondere proventi derivanti da attività illegali.
Per proteggersi da questi rischi, le aziende possono appoggiarsi a sistemi di autenticazione e procedure legate all’antiriciclaggio. I primi consentono di confermare l’identità di un cliente prima di consentirgli di effettuare una transazione. Le seconde identificano e bloccano transazioni sospette.
Identificazione dei clienti e metodi di autenticazione
I metodi di autenticazione per le transazioni online sono sistemi che consentono di confermare l’identità di un cliente in modo sicuro e affidabile. Tra i più utilizzati ci sono il codice identificativo univoco (UID), l’autenticazione a due fattori (TFA) e il riconoscimento biometrico.
Il codice identificativo univoco è un numero di identificazione personale assegnato a ciascun cliente dalla banca o dall’azienda con cui si effettua la transazione. Questo numero è unico e non può essere utilizzato da altri clienti.
L’autenticazione a due fattori è un metodo di autenticazione che richiede al cliente di fornire due informazioni per confermare la propria identità. Queste informazioni possono essere un codice identificativo univoco e una password, o una combinazione di dati personali e identificativi. Un ulteriore step di sicurezza si ha con l’autenticazione multi-fattorie e l’uso di OTP, password temporanee, pertanto difficili da rubare.
Il riconoscimento biometrico è un metodo di autenticazione che identifica un cliente in base a caratteristiche fisiche come, ad esempio, le impronte digitali o la forma del viso. Questo metodo è molto sicuro perché le caratteristiche biometriche sono difficili da duplicare o falsificare.
Poi, ci sono altri strumenti che possono aumentare la sicurezza delle transazioni online. Uno è la Firma Elettronica Qualificata (FEQ), un documento digitale che identifica in modo sicuro il cliente e la transazione. La Firma Elettronica Qualificata può essere utilizzata per autorizzare bonifici, pagamenti online o altri tipi di operazioni.
Altri strumenti sono collegati all’identità digitale, come la Carta di identità elettronica (CIE), un documento digitale che contiene informazioni personali e identificative del titolare, oppure lo SPID , il Sistema Pubblico di Identità Digitale che permette ai cittadini di identificarsi online in modo sicuro e semplice.
Qualsiasi sia il metodo di autenticazione utilizzato, è importante che le aziende forniscano ai propri clienti istruzioni chiare e dettagliate su come procedere. In questo modo, essi saranno in grado di effettuare le transazioni in modo sicuro e potranno identificare eventuali tentativi di frode da soli. Ciò è particolarmente vero per i nuovi clienti, che necessitano di procedure di onboarding chiare che li portino passo passo ad utilizzare in modo corretto e soddisfacente gli strumenti messi a disposizione.
Antiriciclaggio e adeguata verifica della clientela
L’adeguata verifica della clientela è un processo importante perché permette all’azienda di conoscere il cliente e, quindi, di identificare eventuali attività sospette o illegali.
Il processo di adeguata verifica prevede diversi step, come la raccolta delle informazioni personali e identificative del cliente, la verifica della sua identità e la valutazione del rischio. Infatti, in base alle informazioni raccolte, l’azienda può contrassegnare un cliente come “a basso rischio”, “a moderato rischio” o “ad alto rischio”. I clienti a basso rischio sono quelli che hanno un basso livello di attività sospette o illegali, mentre i clienti a alto rischio sono quelli che hanno un alto livello di attività sospette o illegali.
L’adeguata verifica della clientela è un processo importante, ma può essere complesso e costoso. Inoltre, può comportare lunghi tempi di attesa e, in alcuni casi, può essere respinto. Le aziende devono quindi assicurarsi di seguire tutti gli step del processo e di disporre delle risorse necessarie.
“Quale sistema di identificazione del cliente è più adatto alla mia situazione?”
Non esiste un sistema di identificazione del cliente che vada bene per tutte le aziende. Il metodo più adatto dipende da diversi fattori, come il tipo di attività svolta, il tipo di clientela, e i livelli di sicurezza informatica già in essere.
Per esempio, se l’azienda opera nel settore dei pagamenti, è importante che il sistema di identificazione del cliente sia in grado di garantire la massima sicurezza possibile. In questo caso, un metodo come l’autenticazione a due fattori o il riconoscimento biometrico può essere la soluzione più adatta. Se, invece, l’azienda opera in un settore come il commercio al dettaglio, è importante che il sistema di identificazione del cliente sia semplice da usare e non richieda troppe informazioni personali. In questo caso, il codice identificativo univoco può essere la soluzione più adeguata.
Infine, è importante considerare anche la sicurezza informatica già in place. Se l’azienda ha un buon sistema di sicurezza, avrà già le basi per un metodo di identificazione sicuro. Se, invece, non ha un buon sistema di sicurezza, sarà importante implementare un metodo di identificazione che non richieda troppi dati sensibili, in modo da ridurre i rischi.
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