ITALIA PRIMO PAESE D’EUROPA AD AVER PRE-NOTIFICATO UN SISTEMA DI IDENTITÀ DIGITALE GUIDATO DA PRIVATI
L’11 dicembre 2017, nel corso dell’ottavo Cooperation Network Meeting che si è tenuto presso la DG Connect della Commissione Europea, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha presentato SPID ai rappresentati degli stati membri e dato ufficialmente il via al processo di pre-notifica dello schema del nostro Sistema di Identità Digitale.
Si tratta di un traguardo importante. La pre-notifica rappresenta infatti una tappa fondamentale del percorso verso l’interoperabilità, con cui SPID diventerà a tutti gli effetti una identità digitale europea.
L’ITALIA VERSO L’IDENTITÀ DIGITALE EUROPEA CON LA PRE-NOTIFICA DI SPID
Dopo la Germania, l’Italia è il secondo Paese dell’Unione Europea ad aver avviato la fase di pre-notifica del proprio sistema di identità digitale. Il nostro ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha ufficialmente avviato i lavori con una lettera inviata al vicepresidente della Commissione Europea, Andrus Ansip, il 24 novembre 2017.
In base a quanto previsto dal percorso attuativo del Regolamento eIDAS, all’attuale processo di peer reviewing seguirà l’ufficializzazione della notifica del nostro Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) a livello europeo. Successivamente, ultimato il confronto tecnico con gli altri Stati membri, la Commissione Europea pubblicherà lo schema nella Gazzetta Ufficiale Europea per consentire l’adeguamento da parte di tutti gli Stati UE e la completa interoperabilità dei sistemi di identità digitale.
A quel punto, i cittadini e le imprese italiane dotati di credenziali SPID potranno accedere con la propria identità digitale a tutti i servizi digitali delle Pubbliche Amministrazioni e imprese private degli Stati membri dell’Unione Europea. Allo stesso modo, cittadini e imprese residenti in altri Stati europei avranno libero accesso a servizi online erogati da Pubblica Amministrazione e aziende italiane.
L’Italia è il secondo paese europeo ad aver avviato la fase di pre-notifica ma a questo risultato, già di per sé positivo, si aggiunge un primato esclusivo. Il nostro Paese è infatti il primo ad aver pre-notificato un sistema di identità digitale guidato da soggetti privati, un buon esempio di ciò che può produrre la collaborazione tra settore pubblico e privato.
eIDAS E TRUST SERVICES, IL FUTURO DIGITALE DI UN’EUROPA SENZA PIÙ CONFINI
Il principale obbiettivo perseguito dal Regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) – Regolamento UE n° 910/2014 – è quello di creare un contesto normativo condiviso in grado di rendere più immediate e sicure le interazioni e le transazioni elettroniche transfrontaliere tra cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni dell’Unione Europea.
In un post pubblicato sul proprio blog, il vicepresidente della Commissione Europea dal 2014, Andrus Ansip, ha riaffermato l’importanza del fattore trust per la costruzione di un ambiante online condiviso e fondato sulla fiducia. Un simile ambiente online deve essere alla base del Digital Single Market (DSM), un mercato unico in cui le aziende potranno collaborare e offrire prodotti e servizi a un bacino di utenti estremamente più ampio senza alcun ostacolo.
Sistemi di identità digitali basati sull’identificazione e l’autenticazione certa degli utenti online, trust services, firme digitali per le persone fisiche e sigilli elettronici per le persone giuridiche, sono gli strumenti che realizzano questa visione. I trust service provider come InfoCert, gli autori delle soluzioni che disegneranno il futuro del mercato digitale europeo.
Fare in modo che le persone possano acquistare online senza preoccupazioni, in modo sicuro e conveniente, utilizzare servizi finanziari e servizi pubblici online, vendere e fare affari aldilà dei confini nazionali così come al loro interno è l’obbiettivo di eIDAS così come il nostro.
27 dicembre 2017