ENTRO L’11 LUGLIO 2019 TUTTI I PAESI EUROPEI DOVRANNO CONSENTIRE L’ACCESSO CON SPID AI SERVIZI ONLINE DELLE PROPRIE PA
Con la chiusura, avvenuta due settimane fa, del processo avviato da AgID per il mutuo riconoscimento del sistema SPID in tutta l’Unione Europea, manca ormai poco affinché i cittadini italiani possano accedere a tutti i servizi online dei Paesi UE con l’Identità Digitale rilasciata da InfoCert e dagli altri Identity Provider accreditati da AgID.
ACCESSO CON SPID IN TUTTA EUROPA ENTRO LUGLIO 2019
Lo scorso 11 luglio ha avuto luogo una riunione del Cooperation Network, il gruppo permanente di collaborazione fra gli Stati UE previsto dal Regolamento eIDAS,
Ricordiamo che il Regolamento eIDAS ha stabilito regole comuni europee relativamente a servizi fiduciari (firme e sigilli elettronici, servizi di validazione temporale e di e-delivery, ecc) e sistemi di identificazione elettronica, sistemi nazionali per l’autenticazione e l’accesso dei cittadini ai servizi pubblici in rete, di cui SPID è un esempio. Ma eIDAS dà ai Paesi membri dell’Unione Europea anche la possibilità di ottenere il mutuo riconoscimento degli schemi di identificazione elettronica nazionali (nel nostro caso SPID) con l’obiettivo di consentire ai cittadini europei l’accesso ai servizi in rete dell’intera Unione.
Ebbene, la riunione dell’11 luglio ha sancito il completamento del processo necessario per il mutuo riconoscimento del sistema SPID. Ciò significa che entro un anno a partire da quella data, quindi entro l’11 luglio 2019, gli altri Stati membri dell’Unione Europea dovranno consentire l’accesso con SPID ai servizi in rete delle proprie Pubbliche Amministrazioni da parte di tutti i cittadini comunitari.
Prima di allora, è prevista a breve la notifica formale alla Commissione Europea ed entro due mesi dalla stessa la pubblicazione di SPID nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione.
L’ITALIA È IL SECONDO STATO UE AD AVER COMPLETATO PER IL MUTUO RICONOSCIMENTO DEL PROPRIO SISTEMA DI AUTENTICAZIONE AI SERVIZI
Come ha spiegato Stefano Arbia (funzionario AgID) in un articolo pubblicato da Agenda Digitale, il peer review di SPID ha coinvolto 20 esperti e 35 osservatori in rappresentanza di Austria, Belgio, Croazia, Francia, Estonia, Germania, Lettonia, Lussemburgo, Olanda, Regno Unito. Dopo aver sottoposto ad esame oltre 30 documenti, fornito risposte a 130 quesiti e condotto incontri per un totale di circa 10 ore, il sistema SPID ha avuto l’approvazione unanime di tutti gli Stati Membri.
L’Italia è il secondo Stato UE ad aver completato questo processo poiché prima è stata la Germania, che ha sottoposto ad approvazione carta di identità e permesso di soggiorno elettronici. Successivamente, anche Croazia, Estonia, Lussemburgo e Spagna hanno ultimato il processo di notifica, mentre Belgio e Portogallo lo hanno avviato.
Va detto che per gli altri Stati il processo di notifica è risultato più semplice, favorito spesso dall’unicità dello strumento (carta di identità elettronica e simili) e da un unico gestore di identità digitale (generalmente statale). Nel caso dell’Italia e di SPID lo stesso processo ha riguardato ben 34 strumenti (ricondotti a 9 fattispecie) e 8 gestori di identità digitale (gli identity provider di cui InfoCert fa parte dall’avvio di SPID).
SPID risulta infatti un sistema particolarmente innovativo in Europa, un sistema di identità federata utilizzabile in mobilità e creato grazie al coinvolgimento attivo di aziende private. Un primato di cui l’Italia può essere giustamente orgogliosa.
SU FORUM ITALIA LA CONSULTAZIONE SULLE LINEE GUIDA DI SPID PER USO PROFESSIONALE
Nel frattempo, su Forum Italia sono disponibili e aperte a contributi e commenti di PA, cittadini e imprese le linee guida per il rilascio delle identità digitali per uso professionale, il cui scopo è individuare le modalità che gli Identity Provider dovranno seguire per il rilascio delle identità digitali per uso professionale, utili ad attestare l’appartenenza di una persona fisica ad un’organizzazione e/o la sua qualità di professionista.
25 lulgio 2018