Periodo ‘caldo’ sia per i precari della scuola in attesa del ruolo, sia per gli aspiranti neo-insegnanti. Entro la fine dell’estate, infatti, è prevista la pubblicazione del bando per il concorso scuola 2023/24, già in ritardo rispetto ai tempi previsti.
Il Miur (Ministro dell’Istruzione e del Merito) ha presentato ai sindacati di categoria, lo scorso 3 luglio, le bozze dei regolamenti: di fatto il primo passo per procedere verso l’ufficialità di due concorsi per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per posti comuni e di sostegno.
La procedura era già stata annunciata dal ministro Valditara e prevede un piano di assunzione complessivo per il prossimo anno scolastico di circa 35.000 docenti che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio o che siano in possesso di 24 CFU (Crediti Formativi Universitari).
Quando esce il prossimo concorso scuola?
La data ufficiale non è ancora stata resa nota, ma il bando dei concorsi scuola è atteso verosimilmente entro la fine del mese di settembre, dopo essere già slittato da giugno.
Dopo la pubblicazione, l’iter prevede 30 giorni per la presentazione delle domande di partecipazione e, in base al numero di richieste, almeno un ulteriore mese per mettere in moto la macchina organizzativa burocratica.
La novità più importante riguarda la procedura attuata per l’ammissione: l’accesso è riservato a chi ha almeno 3 anni di esperienza di insegnamento negli ultimi 5 anni, oppure a chi ha conseguito i 24 crediti formativi universitari (CFU) secondo l’ordinamento previgente.
Un modello concorsuale nel quale è chiara l’intenzione di dare peso all’esperienza sul campo e valore alla formazione continua dei docenti.
Concorso scuola 2023: requisiti per la scuola secondaria
Vediamo ora nel dettaglio quali sono i requisiti per partecipare ai prossimi concorsi scuola, distinguendo a seconda della tipologia di ruolo.
Posti comuni
Il posto comune a scuola è la cosiddetta ‘cattedra’ e coloro che lo ottengono sono gli insegnanti ai quali sono assegnate una o più materie. Per tale selezione servono:
- Laurea coerente con la classe di concorso alla quale si intende partecipare più l’abilitazione per la specifica classe di concorso;
oppure
- 3 anni di servizio, anche non continuativi negli ultimi 5, maturati entro il termine di presentazione della domanda e svolti presso le scuole statali, di cui almeno uno dei 3 specifico nell’area di insegnamento;
oppure
- Laurea coerente con la classe di concorso più 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Ruolo ITP
L’ITP (Insegnante Tecnico Pratico), come da tabella B del DPR 19/2016, può partecipare al concorso con:
- Laurea di primo livello più abilitazione;
oppure
- Diploma di accesso alla classe di concorso (requisito in vigore fino al 31 dicembre 2024).
Posti di sostegno
Per gli insegnanti di sostegno, deputati ad aiutare bambini e ragazzi con disabilità fisiche o psichiche o con necessità speciali, è necessario il diploma di specializzazione per il grado richiesto (ai sensi del DM n. 249/2010).
Concorsi scuola: come si inoltra la domanda?
Sebbene le istruzioni ufficiali per inoltrare la domanda per i prossimi concorsi scuola non siano ancora disponibili, possiamo ipotizzare che tornerà utile lo SPID. Del resto, chi ha dimestichezza con bandi e concorsi sa bene che ormai è impossibile fare meno degli strumenti di autenticazione digitale certificata e sicura.
In particolare, il Sistema Pubblico di Identità Digitale è strategico per la digitalizzazione delle procedure concorsuali, poiché permette di autenticarsi per l’identificazione e per le successive fasi di selezione.
Lo SPID InfoCert è progettato per fornire un’identità digitale sicura e accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Per attivarlo bastano pochi clic e la procedura è priva di difficoltà.
Da tener presente che nel prossimo futuro anche la firma digitale, come la PEC del resto, potrebbe far parte del normale kit di accesso e comunicazione per i concorsi pubblici. E in effetti, nell’universo scolastico la firma digitale è già prevista per chi ricopre il ruolo di Dirigente Scolastico e di Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.
Cosa studiare per le prove dei prossimi concorsi scuola?
Al momento, senza la pubblicazione del bando, non è possibile dare indicazioni certe di come si svolgeranno le prove del concorso scuola estate 2023.
Dal momento che si prevede una massiccia partecipazione, è probabile una prova preselettiva, basata su test psico-attitudinali e quesiti a scelta multipla per valutare le capacità logiche e di comprensione del testo.
I candidati che superano la preselezione affronteranno una prova scritta, con diversi quesiti anche a risposta multipla suddivisi in varie sezioni per misurare la preparazione in ambiti come quello pedagogico, psicopedagogico e metodologico-didattico.
In attesa di certezze in merito è consigliabile familiarizzare con le materie esercitandosi con un simulatore di quiz, come quelli presenti sulla pagina dedicata delle Edizioni Simone.