Dopo la rottamazione quater, il governo sta valutando l’introduzione di una nuova procedura di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, denominata rottamazione quinquies, che dovrebbe trovare spazio nella Legge di Bilancio 2026. Il relativo disegno di legge, identificato come AS 1375, è attualmente in esame al Senato.
L’iniziativa ha un duplice obiettivo: da un lato, offrire ai contribuenti in difficoltà la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale, dall’altro favorire l’efficace riscossione dei crediti, rafforzando al contempo l’affidabilità e la credibilità del sistema fiscale.
Le prime indicazioni suggeriscono che la misura sarà più selettiva, rivolta principalmente ai contribuenti realmente intenzionati a mettersi in regola, escludendo coloro che hanno già beneficiato di precedenti rottamazioni senza adempiere correttamente ai pagamenti, i cosiddetti “rottamatori seriali”.
Rottamazione quinquies: ultime notizie sulle agevolazioni previste
La novità principale della nuova misura riguarda la sua maggiore flessibilità. Si prevede infatti una rateizzazione più lunga, che potrebbe estendersi fino a 120 rate mensili, ovvero dieci anni, offrendo un respiro di sollievo a chi ha debiti consistenti e consentendo di pagare importi mensili più contenuti.
A differenza delle edizioni precedenti, che concentravano il 20% del debito nelle prime due rate, penalizzando i contribuenti fin dall’inizio, il nuovo piano di pagamento dovrebbe essere più lineare e sostenibile. Nelle ultime rottamazioni, infatti, il 20% del debito totale era diviso in due tranche del 10% ciascuna, con il restante 80% diluito nelle successive 16 rate. Il nuovo piano di pagamento dovrebbe essere più lineare e sostenibile.
Le anticipazioni suggeriscono inoltre la possibilità di saltare fino a 8 rate non consecutive prima di perdere i benefici, il che aumenterebbe significativamente la flessibilità per i contribuenti.
Oltre a un piano di rateizzazione più favorevole, la rottamazione quinquies potrebbe prevedere l’azzeramento di interessi, sanzioni e dell’aggio di riscossione, lasciando al contribuente il solo pagamento del capitale originario del debito.
Quando ci sarà la prossima rottamazione delle cartelle esattoriali 2025? Le date e i requisiti
Sebbene i dettagli siano ancora in fase di definizione, si prevede che le prime adesioni alla rottamazione quinquies possano aprirsi tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
Non tutti potranno accedervi, però, poiché l’intenzione del governo è di introdurre criteri di accesso più rigidi per evitare gli abusi del passato. In particolare, potrebbero essere esclusi i “recidivi”, ovvero coloro che hanno accumulato molte iscrizioni a ruolo negli ultimi tre anni, e chi ha perso i benefici delle vecchie rottamazioni per mancato pagamento delle rate.
Il provvedimento mira a escludere i “rottamatori di professione”, che hanno utilizzato le sanatorie precedenti unicamente per sospendere pignoramenti e fermi amministrativi senza saldare il debito.
Per circoscrivere la platea e contenere i costi, si sta anche valutando l’introduzione di criteri economici, come l’ISEE, per selezionare chi è in reale difficoltà.
Differenze tra debiti e pagamenti: l’anticipo obbligatorio
La rottamazione quinquies non sarà uguale per tutti. Verrà introdotto un meccanismo di pagamento differenziato a seconda dell’importo del debito. Per i contribuenti con debiti fiscali di importo superiore a una certa soglia, che si dice essere 50.000 euro, il provvedimento potrebbe imporre un anticipo obbligatorio del 5%. Questa clausola ha lo scopo di dimostrare l’effettiva volontà del contribuente di mettersi in regola e non solo di guadagnare tempo.
Al contrario, per i debiti di modesta entità, si sta valutando una nuova forma di “saldo e stralcio” semplificato, che potrebbe prevedere la cancellazione automatica delle cartelle sotto una certa soglia, come 1.000 o 2.000 euro. L’obiettivo di questa misura è concentrare gli sforzi di riscossione sui debiti più significativi, senza sovraccaricare il sistema con la gestione di piccole cartelle i cui costi superano l’importo da recuperare.
Qual è la differenza tra rottamazione quinquies e “saldo e stralcio”?
La differenza fondamentale tra il “saldo e stralcio” e la rottamazione quinquies risiede nel tipo di beneficio offerto. Mentre il “saldo e stralcio” prevede la cancellazione di parte del debito in base a specifiche condizioni economiche e sociali (spesso legate all’ISEE), la rottamazione quinquies si concentra sulla definizione agevolata dei debiti tributari ed estingue solo gli interessi, le sanzioni e l’aggio di riscossione.
In altre parole, se con il saldo e stralcio per i debiti di piccola entità si può arrivare alla cancellazione totale, con la rottamazione rimane sempre da pagare il capitale originale del debito, pur senza gli oneri aggiuntivi.
Quali sono le ipotesi di rottamazione quinquies?
Le anticipazioni indicano che nella rottamazione quinquies rientreranno diversi tipi di debiti, come:
- imposte erariali;
- contributi previdenziali;
- tributi locali;
- multe e bolloauto.
Dunque la misura punta a regolarizzare un’ampia gamma di posizioni fiscali dei contribuenti. Tuttavia, rimarranno esclusi i debiti relativi a sanzioni penali, aiuti di Stato illegittimi e altre situazioni che per legge non possono essere sanate, mantenendo un principio di rigore.
Come si presenta la domanda di adesione
Secondo le modalità adottate per le precedenti rottamazioni, anche la domanda per aderire alla rottamazione quinquies dovrà essere presentata in via telematica, anche se al momento la data di scadenza non è ancora stata comunicata.
Per procedere, sarà necessario accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione e compilare il modulo elettronico. L’accesso e la firma digitale necessaria per la richiesta richiederanno l’uso delle proprie credenziali:
In alternativa, chi non dispone di credenziali può utilizzare un form dedicato nell’area pubblica del portale, allegando i documenti di riconoscimento richiesti.
Opportunità e attenzione per chi aderisce
La rottamazione quinquies rappresenta una opportunità concreta ma selettiva, pensata per chi ha affrontato difficoltà economiche reali.
Per le imprese, soprattutto le piccole e medie, la possibilità di regolarizzare i debiti fiscali senza interessi e sanzioni può costituire un significativo sollievo finanziario. Anche professionisti e lavoratori autonomi possono beneficiare della misura, riducendo lo stress da indebitamento e migliorando il proprio rating creditizio.
Tuttavia, la misura presenta alcune criticità. L’anticipo obbligatorio previsto per i debiti più consistenti potrebbe creare problemi a chi ha difficoltà di liquidità. Inoltre, l’efficacia della rottamazione dipende dalle coperture finanziarie disponibili: senza di esse, il provvedimento rischia di rimanere solo un annuncio.
Per garantire risultati concreti, la rottamazione quinquies dovrà essere accompagnata da campagne informative e strumenti di educazione fiscale, in modo che i contribuenti comprendano pienamente rischi e benefici.
Aderire alla misura richiede quindi una valutazione della propria situazione finanziaria e della sostenibilità dei pagamenti.
FAQ – Rottamazione quinquies: come funziona e chi può aderire
1. Cos’è la rottamazione quinquies e come funziona?
La rottamazione quinquies è una procedura di definizione agevolata dei debiti fiscali che elimina interessi, sanzioni e aggio di riscossione, lasciando al contribuente da pagare solo il capitale originario.
2. Chi può aderire alla rottamazione quinquies 2026?
Possono partecipare i contribuenti in difficoltà economica reale, esclusi i “rottamatori seriali” e chi ha perso benefici delle precedenti rottamazioni.
3. Quali debiti rientrano nella rottamazione quinquies?
Include imposte erariali, contributi previdenziali, tributi locali, multe e bollo auto, escludendo sanzioni penali e aiuti di Stato illegittimi.
4. Come si presenta la domanda per la rottamazione quinquies?
La domanda si presenta online sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure tramite un form dedicato allegando i documenti di riconoscimento richiesti.
5. Qual è la differenza tra rottamazione quinquies e saldo e stralcio?
Il saldo e stralcio cancella parte del debito, mentre la rottamazione quinquies elimina solo sanzioni, interessi e aggio di riscossione.