IL CONTINUO AUMENTO DEI CAMPI DI APPLICAZIONE DEGLI STRUMENTI DIGITALI, FA DELLA FIDUCIA VERSO GLI STRUMENTI E I PROCESSI TECNOLOGICI APPLICATI UN ELEMENTO IRRINUNCIABILE
La scorsa settimana eravamo presenti al Trustech, il più grande evento internazionale dedicato al mondo delle trust-based technologies. Per 3 giorni il famoso Palais des Festival di Cannes (Francia) ha riunito oltre 13.000 partecipanti, 350 esibitori e 250 relatori di rilevanza internazionale con l’obiettivo di presentare e condividere metodi e strumenti innovativi, più semplici e veloci, basati sulle tecnologie digitali, per raggiungere nuovi clienti online e operare a livello internazionale offrendo più alti livelli di Trust – in conformità con le normative UE.
La partecipazione al Trustech ci ha portato a riflettere sulla necessità di riaffermare l’importanza di concetti quali “fiducia”, “affidabilità”, “sicurezza” nel campo delle tecnologie digitali e delle transazioni eseguite con strumenti informatici.
L’IMPORTANZA DEL FATTORE TRUST NELL’ERA DIGITALE
La notevole importanza assunta dagli strumenti digitali nel mondo degli affari è ormai un dato assodato. Digitalizzare processi e interazioni interne alle aziende, così come quelle verso l’esterno, sia che si tratti di relazioni business to consumer (b2c), business to business (b2b) o business to government (b2g), offre a tutte le parti un guadagno significativo in termini di velocità d’esecuzione, semplicità d’uso e livelli di efficienza mai raggiunti in passato.
La digitalizzazione in ambito lavorativo è una condizione fondamentale per restare competitivi ed avere successo e più il successo di un’azienda dipende dagli strumenti digitali adottati, più è importante che questi riescano a garantire massimi livelli di affidabilità e sicurezza. Come ottenere un simile risultato? Affidandosi a tecnologie trust-based.
Trust significa dare ai client la possibilità di acquistare e utilizzare servizi online senza timori di alcun tipo; garantire sicurezza e riservatezza a dati e informazioni in formato elettronico, assicurando il pieno rispetto delle normative su sicurezza e privacy; dare certezza del buon funzionamento dei servizi e delle soluzioni offerte.
NUOVE FRONTIERE DELLA DIGITAL TRANSFORMATION, NUOVE SFIDE PER I TRUST SERVICES
Internet of Things, Intelligenza Artificiale e Machine Learning, Big Data, Mobile Payment sono alcune delle innovazioni su cui molte aziende e startup stanno investendo per il proprio futuro. Da questi e altri ambiti di innovazione nascono nuove e interessanti opportunità, che devono però esser bilanciate da adeguati livelli di trust. Vediamo in particolare tre ambiti di innovazione in cui la fiducia verso gli strumenti e i processi tecnologici rappresenta un punto importante.
MOBILE PAYMENTS
Secondo l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano nel 2016 i pagamenti mobile hanno raggiunto la cifra di 3,9 miliardi di euro con una crescita del 63% rispetto l’anno precedente. Si stima che nei prossimi 2 anni, a livello globale, la frequenza di utilizzo dei dispositivi mobili per effettuare pagamenti in prossimità e da remoto aumenterà sino a raddoppiare nel 2019.
Questi dati fanno crescere l’interesse verso i Mobile Payments da parte di molte aziende. Sono sempre più numerosi i servizi offerti da produttori di telefoni (Apple, Huawei, Samsung, Xiaomi), fornitori di sistemi operativi (Android e Microsoft), operatori telefonici (ad es. Vodafone).
Nel campo dei pagamenti digitali il trust è una condizione irrinunciabile. Sotto questo aspetto può risultare utile applicare tecnologie quali la blockchain per garantire tracciabilità, trasparenza e immutabilità delle transazioni.
AUTENTICAZIONE BASATA SU SISTEMI BIOMETRICI
Un sistema di riconoscimento biometrico permette di identificare e autenticare una persona sulla base di una o più caratteristiche biologiche e/o comportamentali (impronte digitali, tratti del viso, iride, voce, battito del cuore), confrontando queste con i dati precedentemente acquisiti e presenti nel database del sistema, tramite degli algoritmi e di sensori di acquisizione dei dati in input.
I vantaggi del riconoscimento biometrico poggiano in buona parte sulla user experience. Se pensiamo agli smartphone è facile capire quanto sia più comodo sbloccare il proprio dispositivo sfruttando il riconoscimento dell’impronta digitale o del volto, anziché inserendo ogni volta un pin o una password.
Il maggiore limite dei sistemi di riconoscimento biometrico riguarda l’unicità dei dati su cui si basano: una password che sia stata scoperta può essere cambiata, le impronte digitali o i tratti del volto no.
Ricordiamo che il riconoscimento biometrico si basa su una corrispondenza tra le caratteristiche esaminate in fase di autenticazione e quelle precedentemente memorizzate su un database, all’interno di un template biometrico (l’insieme dei dati biologici in formato digitale presenti sul database). In caso di data breach, un hacker che riuscisse a impossessarsi di uno più template biometrici potrebbe impersonare i reali proprietari di quei template, rubando di fatto la loro identità.
Anche qui risulta quindi fondamentale riuscire a proteggere adeguatamente i dati sfruttando, ad esempio, la crittografia e i database distribuiti su cui si basa la blockchain.
CYBER SECURITY E INTERNET OF THINGS
Quello dell’Internet of Things (IoT) è uno scenario ampio, che vede crescere di giorno in giorno il numero degli smart object (oggetti dotati di sensori, in grado di acquisire e comunicare dati su sé stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri) e i possibili campi di applicazione: Domotica, Industria 4.0, Sanità, Agricoltura, Smart City.
Gli oggetti smart dell’IoT, tramite numerosissime interconnessioni, permettono di raccogliere e condividere una mole enorme di dati e informazioni utili, ad esempio, a orientare i processi produttivi in base alle vere esigenze dei clienti, individuare sprechi e ottimizzare i consumi energetici, monitorare e rimediare immediatamente a guasti o situazioni di emergenza.
Più sono le connessioni e le informazioni scambiate, più è importante garantirne la sicurezza e la privacy. Perciò privacy by design (concetto contemplato anche dal nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy, GDPR) e tecnologie digitali in grado di garantire la sicurezza delle comunicazioni online devono essere anche alla base di tutte le applicazioni dell’IoT.
6 dicembre 2017