Con il termine marca da bollo si indica una carta valori che ha la funzione di sostituto dell’IVA e che si applica su specifiche tipologie di documenti, come fatture esenti da Imposta sul Valore Aggiunto, cambiali e contratti.
Quando si parla invece di scadenza della marca da bollo, è necessario fare chiarezza perché tecnicamente le marche da bollo non scadono, al limite, in certe circostanze, perdono di validità, come nel caso in cui sia scaduto il documento sul quale la marca è apposta. E ancora, c’è una scadenza anche per il pagamento della marca da bollo su fatture elettroniche.
In questo articolo andremo ad approfondire tali aspetti, soffermandoci in particolare su come fare i pagamenti della marca bollo virtuale.
Cos’è la marca da bollo e quando si usa?
Come detto, la marca da bollo è un’imposta sostitutiva dell’IVA. Le marche hanno valori differenti e sono obbligatorie sui seguenti documenti e atti:
- Fatture/ricevute (esenti IVA);
- Cambiali;
- Conti correnti bancari/postali;
- Registrazione dei contratti di affitto;
- Atti civili, notarili, rilascio passaporto e registri vari.
Cosa succede se ometti la marca da bollo obbligatoria? Il rischio è di incorrere in una multa per ogni documento irregolare. L’importo della sanzione varia da 1 a 5 volte il valore dell’imposta evasa. Per fare un esempio se non applichi l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche che ne hanno obbligo, la sanzione va da 2€ a 10€ per ogni documento non in regola.
Quali sono le tipologie di marche da bollo
Le marche da bollo si distinguono in base al valore e alla modalità di acquisto/pagamento:
- Marca da 2€: è apposta sulle fatture e sulle ricevute fiscali con importo superiore a 77,47€;
- Marca da 16€: è prevista per gli atti della PA, per i documenti societari e notarili;
- Marca da bollo cartacea: si acquista presso i rivenditori autorizzati, per esempio nelle tabaccherie;
- Marca da bollo digitale: si paga con F24 o con addebito sul conto corrente postale o bancario.
La marca da bollo ha una scadenza?
Ci sono problemi se si acquistano in anticipo più marche da bollo da tenere pronte all’occorrenza? Non si rischia che dopo un po’ di tempo scadano? La risposta a entrambe le domande è no, perché le marche da bollo possono essere utilizzate anche a distanza di anni dall’acquisto. Con alcuni distinguo.
Sebbene non abbia una scadenza la marca da bollo in certe situazioni può perdere la propria validità: ciò accade nel caso in cui sia scaduto il documento su cui è applicata. Per esempio, se un certificato vale 6 mesi quando scade anche la marca non è più valida. Un’altra situazione da considerare è la modifica del valore dell’imposta di bollo obbligatoria: se c’è un aumento bisogna pagare la differenza, oppure acquistare una marca nuova. E ancora, per essere valida la marca da bollo per fattura deve riportare una data coincidente con quella del documento, al massimo antecedente. In caso contrario si rischiano le sanzioni secondo l’art. 25 del DPR nr. 642/72.
Marche da bollo su fatture elettroniche: come si paga l’imposta?
L’Agenzia delle Entrate, all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”, mette a disposizione dei soggetti IVA due elenchi con tutte le fatture elettroniche emesse e inviate tramite SdI (Sistema di Interscambio): in questo modo è possibile verificare il corretto assolvimento dell’imposta di bollo nelle fatture elettroniche.
I due elenchi vengono resi noti ogni trimestre entro il giorno 15 del mese successivo alla chiusura del singolo trimestre solare.
Il pagamento si esegue facendo accesso con le credenziali, oppure con SPID o CIE, o ancora con CNS al portale “Fatture e corrispettivi” e inserendo l’IBAN del conto corrente sul quale viene addebitato l’importo dell’imposta di bollo dovuta dal contribuente. In alternativa, è possibile pagare tramite modello F24 da presentare in modalità telematica e utilizzando i seguenti codici tributo:
- 2521 – Imposta di bollo sulle fatture elettroniche (1° trimestre);
- 2522 – Imposta di bollo sulle fatture elettroniche (2° trimestre);
- 2523 – Imposta di bollo sulle fatture elettroniche (3° trimestre);
- 2524 – Imposta di bollo sulle fatture elettroniche (4° trimestre).
Quando sono le scadenze di pagamento delle marche da bollo?
Dal 1° gennaio 2021, per le fatture emesse, i contribuenti sono tenuti a effettuare il pagamento entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo alla chiusura del singolo trimestre. Nella Guida sull’imposta di bollo sulle fatture elettroniche l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i passaggi che servono per il pagamento delle marche da bollo. Mentre per quando riguarda gli importi dei versamenti vengono comunicati trimestralmente. Qui di seguito le scadenze del versamento dell’imposta di bollo:
- 1° trimestre: entro il 31 maggio (conteggio disponibile dal 15 maggio);
- 2° trimestre: entro il 30 settembre (importi disponibili dal 20 settembre);
- 3° trimestre: entro il 30 novembre (importi resi noti dal 15 novembre);
- 4° trimestre: entro il 28 febbraio dell’anno successivo (conteggio consultabile dal 15 febbraio).
Ricordiamo che, se l’importo per il primo trimestre non supera 5.000€ il pagamento si sposta al 30 settembre. E ancora, se l’importo complessivo tra primo e secondo trimestre non supera 5.000€ il versamento slitta al 30 novembre.
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