I codici fattura elettronica sono fondamentali per una gestione corretta del processo di emissione e trasmissione delle fatture digitali. Comprenderli adeguatamente previene errori, che possono richiedere la rettifica dei dati del documento, e riduce significativamente il rischio di una notifica di scarto.

Quali sono i codici per fattura elettronica?

I codici fattura elettronica comprendono una serie di identificativi necessari per l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche. Tra i più importanti troviamo:

  • codici “Tipo Documento” legati alla tipologia di documento (ad esempio fattura ordinaria, nota di credito oppure nota di debito);
  • codici “Natura” che servono ad identificare la natura dell’operazione (ad esempio esenzioni IVA, reverse charge, ecc.);
  • codici “Destinatario” che permettono di individuare il canale telematico attraverso il quale la fattura viene trasmessa al destinatario.

Codici fatturazione elettronica: “Tipo Documento”

Nella fatturazione elettronica, i codici “Tipo Documento” sono fondamentali per specificare con precisione la natura del documento fiscale emesso.

Di seguito riportiamo l’elenco dei codici da utilizzare e il documento al quale, ognuno di essi, corrisponde:

  • TD01 – Fattura
  • TD02 – Acconto/Anticipo su fattura
  • TD03 – Acconto/Anticipo su parcella
  • TD04 – Nota di credito
  • TD05 – Nota di debito
  • TD06 – Parcella
  • TD16 – Integrazione fattura reverse charge interno
  • TD17 – Integrazione/Autofattura per acquisto servizi dall’estero
  • TD18 – Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
  • TD19 – Integrazione/Autofattura per acquisto di beni ex art.17, c.2, DPR 633/72
  • TD20 – Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c. 9-bis D.Lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
  • TD21 – Autofattura per splafonamento
  • TD22 – Estrazione beni da Deposito IVA
  • TD23 – Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA
  • TD24 – Fattura differita di cui all’art.21, c.4, terzo periodo lett. a), DPR 633/72
  • TD25 – Fattura differita di cui all’art.21, c.4, terzo periodo lett.b), DPR 633/72
  • TD26 – Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)
  • TD27 – Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa
  • TD28 – Acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea)
  • TD29 – Comunicazione denuncia

Il codice TD29 deve essere utilizzato, a partire dal 1° aprile 2025, per le comunicazioni denuncia nel caso di mancata ricezione della fattura di acquisto o di ricezione di una fattura irregolare. In precedenza veniva impiegato il codice TD20 che ora dovrà essere usato solamente per regolarizzare operazioni inerenti il reverse charge e gli acquisti intracomunitari.

Codice fatture elettroniche “Natura”

Se l’IVA non è applicabile alla fattura elettronica, è necessario specificarne il motivo tramite il Codice Natura.

Ecco l’elenco dei codici Natura da applicare:

  • N1 – Operazioni escluse ex art.15
  • N2.1 – Operazioni di cui agli artt. da 7 a 7-septies DPR 633/72
  • N2.2 – Non soggette- altri casi
  • N3.1 – Non imponibili – esportazioni
  • N3.2 – Non imponibili – cessioni intracomunitarie
  • N3.3 – Non imponibili – cessioni verso San Marino
  • N3.4 – Non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
  • N3.5 – Non imponibili a seguito di dichiarazioni d’intento
  • N3.6 – Non imponibili – altre operazioni
  • N4 – Esenti
  • N5 – Regime del margine/ IVA non esposta in fattura
  • N6.1 – Inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero
  • N6.2 – Inversione contabile – cessione di oro e argento puro
  • N6.3 – Inversione contabile – subappalto nel settore edile
  • N6.4 – Inversione contabile – cessione di fabbricati
  • N6.5 – Inversione contabile – cessione di telefoni cellulari
  • N6.6 – Inversione contabile – cessione di prodotti elettronici
  • N6.7 – Inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi
  • N6.8 – Inversione contabile – operazioni settore energetico
  • N6.9 – Inversione contabile – altri casi
  • N7 – Iva assolta in altro Stato UE

Codici Destinatario fattura elettronica: funzione e utilizzo

Il codice destinatario è un identificativo alfanumerico di sette cifre impiegato per l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche tra operatori economici. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è legato unicamente a una specifica partita IVA, ma al sistema telematico utilizzato per la trasmissione delle fatture. Diverse aziende o professionisti che fanno uso dello stesso intermediario possono quindi disporre dello stesso codice destinatario, il quale rappresenta il servizio di interscambio scelto.

Per quanto riguarda i soggetti senza partita IVA, come i privati, il codice da utilizzare è “0000000”, mentre per le operazioni con controparti estere si impiega il valore “XXXXXXX”.

Se la fattura è emessa nei confronti della Pubblica Amministrazione, anziché il codice destinatario, occorre indicare il codice univoco, composto da 6 caratteri.

Codici fattura elettronica: i codici per le ritenute previdenziali

Quelli che abbiamo visto, pur essendo i principali codici usati per l’emissione delle fatture elettroniche, non sono i soli. Infatti, se nella fattura occorre indicare una ritenuta di tipo previdenziale è necessario utilizzare uno dei seguenti codici:

  • RT01 – Ritenuta persone fisiche
  • RT02 – Ritenuta persone giuridiche
  • RT03 – Contributo Inps
  • RT04 – Contributo Enasarco
  • RT05 – Contributo Enpam
  • RT06 – Altro contributo previdenziale

Le soluzioni InfoCert per la fatturazione elettronica

Utilizzare correttamente i codici per la fatturazione elettronica è essenziale per garantire una gestione efficace e conforme dei documenti fiscali, evitando problemi con l’Agenzia delle Entrate e migliorando l’efficienza amministrativa della propria azienda.

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