AVVIO SOFT PER L’OBBLIGO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA B2B DAL 1° GENNAIO 2019 CON LE MISURE ATTUATE DAL DECRETO FISCALE

In occasione del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2018 il Governo italiano ha approvato il testo ufficiale e definitivo del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019. Tra le altre misure previste, il Decreto Fiscale approvato stabilisce che l’entrata in vigore dell’obbligo di Fatturazione Elettronica B2B non sarà più oggetto di proroghe, ma introduce anche alcune novità al riguardo.

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Le novità del Decreto Fiscale che rendono soft l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B

La richiesta di un avvio soft della Fatturazione Elettronica B2B avanzata da commercialisti e associazioni di categoria è stata accolta solo in parte dal Governo. Da un lato viene confermata l’entrata in vigore dell’obbligo di Fatturazione Elettronica B2B, per le relazioni commerciali tra privati, dal 1° gennaio 2019.

Tuttavia, vengono introdotte due novità che tentano di ammorbidirne l’impatto:

  • una moratoria, valida nei primi sei mesi di fatturazione B2B, sulle sanzioni previste per i ritardi nell’invio delle fatture, che non condizioneranno i termini di liquidazione dell’IVA;
  • a partire dal 1° luglio 2019, la possibilità di inviare le fatture elettroniche entro dieci giorni dal compimento delle rispettive operazioni.

Secondo quanto previsto al primo punto, dall’1 gennaio al 30 giugno del prossimo anno, non saranno attuate le sanzioni previste in caso di ritardi nella trasmissione delle fatture elettroniche (che andrebbero trasmesse entro le 24 ore del giorno in cui ha luogo l’operazione). Ciò a patto che l’invio avvenga comunque entro il termine di liquidazione dell’IVA.

Nei casi in cui l’invio avvenga oltre tale termine ma entro il termine per la liquidazione del mese o trimestre successivo, la sanzione sarà comunque ridotta dell’80% rispetto a quella ordinaria. Le riduzioni previste dal Decreto Fiscale si applicheranno anche al cessionario\committente che abbia erroneamente detratto l’imposta o non abbia provveduto alla regolarizzazione.

Il secondo punto sancisce invece, dal 1° luglio 2019, un’eccezione al vigente obbligo di trasmettere le fatture elettroniche al Sistema di Interscambio entro le 24 ore del giorno in cui  è effettuata l’operazione. Chi si avvarrà della possibilità di invio tardivo di una fattura elettronica dovrà darne evidenza nel documento stesso, indicando la data in cui è avvenuta la cessione di beni o la corresponsione del corrispettivo.

Ad ogni modo, ai fini della corretta liquidazione dell’IVA, le fatture elettroniche dovranno essere ricevute e annotate entro il 15 del mese successivo.

Preoccupazioni e criticità su soluzioni e gestione delle fatture elettroniche B2B in vista del 1° gennaio 2019

Un elemento di preoccupazione, emerso in quest’ultimo periodo tra i professionisti e le imprese interessate dal nuovo obbligo di fatturazione elettronica B2B, riguarda la capacità di gestione dei nuovi picchi di traffico da parte del Sistema di Interscambio.

Su questo si è recentemente pronunciato Andrea Quacivi, Amministratore Delegato di Sogei (la società controllata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze cui è deputata la gestione del Sistema di Interscambio), nel corso di un’audizione presso la Commissione Finanze della Camera. Quacivi ha parlato di miglioramenti, semplificazioni procedurali e messe a punto dell’infrastruttura tecnologica del Sistema d’Interscambio, avviate in previsione della partenza della Fatturazione Elettronica B2B.

In particolare, ha dichiarato che «il sistema di fatturazione elettronica è stato progettato e realizzato con un’architettura modulare e on demand in grado di crescere rapidamente in tutte le sue componenti per far fronte a picchi massivi e non prevedibili dei carichi di invio delle fatture». Sotto questo punto di vista tutto sembra quindi sotto controllo.

Vi sono altre preoccupazioni riguardo la possibilità che le fatture elettroniche siano scartate dal Sistema per errori nella compilazione dei file o nel processo di invio. Tuttavia, le percentuali di scarto attualmente registrate dal Sistema di Interscambio risultano abbastanza modeste: su 5,1 milioni di fatture elettroniche inviate dal 1° luglio a oggi, le percentuali di scarto sono del: 4,3% sul portale fatture e corrispettivi, 3,1% sul canale FTP, 6,3% sul canale PEC.

Ma la maggiore criticità di questo momento resta probabilmente la scelta delle soluzioni di fatturazione elettronica B2B da adottare in azienda, nel proprio studio professionale o per la propria impresa. Il rischio è quello di adottare soluzioni incomplete o di bassa qualità. È quindi opportuno valutare bene ciò che offre una soluzione per capire quella più completa e realmente adatta alle proprie esigenze.

14 novembre 2018

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