La Digital Transformation arriva in banca attraverso SPID e Contrattualistica Paperless

La Digital Transformation si riferisce a un insieme di cambiamenti di carattere tecnologico, culturale, organizzativo che sta oggi investendo aziende di ogni settore, mettendole di fronte alla necessità di innovare profondamente il proprio modo di lavorare e interagire con i rispettivi clienti. La Digital Transformation va oltre la semplice adozione di nuove tecnologie e coinvolge comportamenti, pratiche e conoscenze da sviluppare per riuscire ad erogare nuovi servizi, fornire beni, rendere accessibili contenuti e creare nuove connessioni tra persone, luoghi e cose, tramite strumenti e processi innovativi basati sul digitale.

LA DIGITAL TRANSFORMATION IN BANCA

Digital banking smartphone

Uno tra i mercati più attenti alle novità della Digital Transformation è senz’altro quello finanziario. Le principali banche italiane sembrano infatti pronte a rispondere ai mutamenti in atto nel proprio contesto di riferimento.

E ad esser cambiati sono principalmente gli utenti finali, il cui livello di digitalizzazione è cresciuto in seguito alla diffusione sempre più capillare di smartphone, tablet, applicazioni e servizi online con cui è ormai possibile fare quasi tutto in mobilità, rapidamente e con una esperienza utente votata alla massima semplicità. Da qui sorge l’esigenza per le banche di costruire nuove relazioni con i propri clienti rivedendo la gestione dei servizi erogati e i canali messi a disposizione per offrire servizi a distanza, sempre disponibili e che siano tanto sicuri quanto semplici da utilizzare.

OBBIETTIVI E PRIORITÀ DIGITALI DELLE BANCHE ITALIANE

obiettivi e priorità digitali banche

Nel corso del 2015, stando ai dati raccolti nel Rapporto ABI Lab dello stesso anno, l’impegno maggiore da parte delle banche italiane è stato riservato alla realizzazione di percorsi di dematerializzazione, iniziative di mobile banking e mobile payment, progetti che puntano sull’identificazione da remoto del cliente, anche in termini di sottoscrizione online.

Per quanto riguarda i processi interni, il 90% delle banche analizzate nel Rapporto ABI Lab dà la massima priorità ad investimenti in iniziative di dematerializzazione, ma risulta elevata anche l’attenzione per attività di automazione e re-ingegnerizzazione dei processi, segnalati rispettivamente tra le prime 10 priorità di investimento nel 43% e 38% dei casi.

La banca del futuro sarà fortemente digitale sia al suo interno che verso l’esterno. In grado di valorizzare l’innovazione legata a nuovi paradigmi tecnologici, quali Cloud Computing e Big Data, sempre più orientata ai clienti con nuovi servizi e modelli di interazione e relazione.

GLI STRUMENTI DELLA DIGITALIZZAZIONE

strumenti digitali infocert

Uno degli strumenti creati da InfoCert per raggiungere questi obbiettivi, già adottato con successo in alcune realtà bancarie, è TOP (Trusted Onboarding Platform), una piattaforma in grado di abilitare la banca ad una gestione paperless dell’intero processo di contrattualizzazione dei nuovi clienti.

Mettendo insieme un processo di riconoscimento via webcam brevettato da InfoCert (Web ID) e il rilascio di una Firma Digitale One Shot direttamente online, TOP permette di finalizzare la sottoscrizione di un contratto (valido a tutti gli effetti) in modo completamente digitalizzato, da remoto e anche via mobile. TOP risulta una più che valida soluzione in termini di Digital Transformation perché dà vita ad una digitalizzazione “di processo” e non più “di prodotto”.

Un’ulteriore e più recente risorsa che può favorire la Digital Transformation delle banche è SPID. Grazie al Sistema Pubblico di Identità Digitale e InfoCert le banche potranno infatti gestire l’autenticazione e la profilazione delle utenze in outsourcing compiendo un passo importante verso una gestione più digitale dei propri servizi.

L’integrazione di SPID all’interno del sistema banca costituisce inoltre un forte elemento di sicurezza per la clientela, poiché assicura la conformità agli obblighi derivanti dalla normativa sull’antiriciclaggio e ad altre previsioni di vigilanza prudenziale.

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