IN CHE CONSISTE LA TECNOLOGIA CHE POTREBBE RIVOLUZIONARE IL MONDO DELLE TRANSAZIONI IN DIGITALE?
Secondo IDC (International Data Organization), società specializzata in ricerche di mercato in ambito IT e TLC, nei prossimi 3 anni assisteremo ad una radicale trasformazione del mondo bancario. Una trasformazione in digitale favorita da tecnologie disruptive, di cui la Blockchain costituisce un ottimo esempio.
CHE COS’È E LA BLOCKCHAIN?
La Blockchain nasce insieme ai Bitcoin, la prima e la più famosa tra le criptovalute implementate fino a oggi. Una criptovaluta è una moneta esclusivamente digitale, la cui implementazione si basa sui principi della crittografia (che consente di convalidare le transazioni e regolare la generazione di nuova moneta virtuale). I bitcoin costituiscono una valida e riconosciuta alternativa alla moneta tradizionale. Sono già ampiamente utilizzati nel mondo delle transazioni di beni e servizi, sia sul mercato fisico che su quello digitale. In Italia si contano più di 8.000 esercenti che accettano i bitcoin come forma di pagamento.
Blockchain (in italiano “Catena di Blocchi”) è il paradigma tecnologico su cui si basa il funzionamento dei bitcoin, che costituiscono però solo uno dei suoi possibili campi di applicazione.
Ad oggi possiamo pensare alla Blockchain come a un grande libro contabile su cui vengono registrate tutte le transazioni compiute dagli utenti che, sin dal 2009, utilizzano i bitcoin. Tale libro contabile risiede su un database distribuito: un database che non risiede su dei server controllati da un unico soggetto ma che è replicato su decine di migliaia di computer in tutto il mondo. Un database distribuito e sincronizzato con techiche crittografiche tali che è impossibile riuscire a falsificarlo. Questo libro contabile è inoltre pubblicamente accessibile, tanto è vero che su alcuni siti monitor (ad es., blockchain.info) possiamo vedere le transazioni effettuate in tempo reale.
Una visualizzazione della Blockchain sul sito web blockchain.info/it.
VALIDAZIONE DELLE TRANASAZIONI IN BLOCKCHAIN
Nel sistema Blockchain la sicurezza delle transazioni è garantita dall’utilizzo della crittografia a doppia chiave, pubblica e privata. Semplificando un po’, possiamo immaginare una transazione in bitcoin come un pagamento che sfrutti una cassetta di sicurezza virtuale in cui il denaro può essere versato da chiunque possieda la chiave pubblica della cassetta (il compratore), ma riscosso solo da chi ne possiede la chiave privata (l’esercente).
La chiave pubblica sarà visibile a tutti i nodi della rete Blockchain, cui spetta il compito di supervisionare ed approvare ogni nuova transazione. Quando la maggioranza dei nodi della rete di computer avrà approvato una transazione, questa si potrà dire effettiva e non sarà più revocabile.
L’insieme delle transazioni avvenute in un arco di 10 minuti andrà a costituire un blocco di transazioni che, prima di essere inserito nel registro della Blockchain, deve però essere validato. Ogni validazione comporta la risoluzione di un complesso algoritmo matematico, per cui è necessario disporre di una potenza di calcolo che non è proprio alla portata di tutti. Ed è qui che entrano qui in gioco i miners (minatori): soggetti che dispongono di computer abbastanza potenti da riuscire a risolvere gli algoritmi necessari a validare i blocchi di transazioni.
La complessità dei calcoli da eseguire dipende in parte dal fatto che il risultato di ogni validazione deve rispettare determinate caratteristiche, tali che ogni blocco di transazioni risulti indissolubilmente legato al precedente e al successivo, formando così una catena.
Ogni volta che un blocco viene validato da un miner, si aggiorna il registro della Blockchain e il miner viene ricompensato con 25 bitcoin che si sommano a quelli già in circolazione. Il meccanismo di sblocco si autoregolamenta affinché venga liberato un blocco ogni 10 minuti circa: quindi più potenza di calcolo viene impegnata per risolvere gli algoritmi più questi diventano complessi. Nuovi bitcoin verranno così prodotti fino a raggiungere una quota totale di 21 milioni.
Schema di funzionamento della Blockchain applicata ai Bitcoin.
LA BLOCKCHAIN AL DI LÀ DEI BITCOIN
La Blockchain di bitcoin, per quanto sicuramente la più importante, è solo una delle tante. Esistono molteplici altre blockchain pubbliche (ovvero accessibili a tutti, come la Blockchain di bitcoin) oppure private (dedicate cioè ad uno specifico insieme di utenti).
Sono parecchi i settori economici in cui le blockchain possono trovare applicazione, tra i quali banche, energia, sanità.
Il sistema bancario europeo sta valutando la rilevanza della blockchain e di tecnologie simili per servizi bancari quali pagamenti, regolamento titoli e garanzie, procedure di Know Your Customer. Stando a un report di InnoVentures, il risparmio in commissioni bancarie potrebbe toccare i 15-20 miliardi di dollari entro il 2022, grazie all’incidenza su pagamenti e trasferimento di denaro internazionali.
Nel settore dell’energia, la blockchain potrebbe esser sfruttata dalle Utility per la registrazione dei contratti e come piattaforma di pagamento.
In campo sanitario, potrebbe stare alla base di una piattaforma condivisa tra medici, ospedali e pazienti, su cui registrare la storia clinica di questi ultimi assicurandone l’immodificabilità e eliminando i rischi di violazione della privacy.
Gli esempi potrebbero essere ancora molti. Il potenziale utilizzo della blockchain è infatti molto ampio, potendo – se sviluppato con certi accorgimenti tecnici – contenere informazioni molto più complesse di quelle attualmente gestite.
15 febbraio 2017