Grazie alla tecnologia NFC stiamo assistendo ad una continua evoluzione nel mercato dei pagamenti. Secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, in Italia i pagamenti contactless tramite NFC stanno raddoppiando anno dopo anno: 8 pagamenti digitali su 10 utilizzano questa tecnologia.
E sempre grazie alla tecnologia NFC, oggi è possibile trasformare lo smartphone in un POS ed accettare pagamenti mediante carte di credito, di debito e prepagate.
Anche in Italia, dal maggio scorso, è disponibile il Tap to Pay, un metodo di pagamento che permette di elaborare le transazioni senza bisogno di acquistare appositi dispositivi: grazie a questo sistema è possibile, infatti, utilizzare il proprio iPhone al posto del terminale POS.
Vediamo in cosa consiste esattamente il Tap To Pay, come funziona e quali vantaggi presenta.
Tap To Pay: cos’è e come funziona?
Il Tap To Pay, letteralmente “toccare per pagare”, è un sistema di pagamento denominato anche SoftPOS grazie al quale è possibile accettare pagamenti digitali, tramite carta, wallet e smartwatch, con il proprio telefono cellulare.
Il funzionamento è estremamente semplice: basta digitare l’importo dovuto in un’apposita App presente sull’iPhone, avvicinare la carta allo smartphone e il pagamento è effettuato.
Affinché l’esercente possa utilizzare il Tap To Pay è necessario individuare un provider ed attivare il servizio. Basterà quindi installare l’App del proprio fornitore di servizi sul telefono e accedere ad essa con le proprie credenziali: con pochi semplici passaggi è possibile trasformare lo smartphone in un POS.
Attualmente, le società che hanno sviluppato un’App di pagamento ed hanno integrato questa soluzione sono Adyen, myPOS, Nexi, Revolut, Stripe, SumUp e Viva. A breve il servizio sarà offerto anche da Fabrick, Numia e Sella.
Il costo, per l’esercente, varia a seconda della società di cui ci si avvale, ma chiaramente non ci sono costi fissi da sostenere, come accade invece per il terminale POS, poiché la società non fornisce nessun dispositivo.
NFC cos’è?
Alla base del Tap To Pay vi è la tecnologia NFC, acronimo di Near Field Communication, cioè una forma di comunicazione wirless a corto raggio che consente lo scambio di dati tra due dispositivi compatibili posizionati ad una breve distanza l’uno dall’altro.
Nato dall’evoluzione della tecnologia RFID (link al pezzo “Tecnologia NFC: la roadmap per il futuro e le differenze con la RFID”), applicata inizialmente in ambito militare, l’NFC lo usiamo ogni volta che effettuiamo un pagamento contactless con il nostro smartphone o con uno smartwatch o ancora con una carta di pagamento fisica: quando li avviciniamo ad un terminale POS, l’NFC permette il trasferimento, in modo rapido e sicuro, delle informazioni di pagamento.
Ma in realtà l’NFC non viene usato solamente nell’ambito dei pagamenti: esso viene impiegato anche per l‘invio di files o nei badge e negli e-ticket.
Anche la richiesta dello SPID può essere fatta con NFC utilizzando la Carta di Identità Elettronica (CIE), o il Passaporto elettronico, ed uno Smartphone. SPID InfoCert, ad esempio, permette di richiedere la propria identità digitale impiegando proprio questa tecnologia.
Le caratteristiche di NFC
La tecnologia NFC funziona grazie ad un chip che si trova, sia nella maggior parte degli smartphone moderni, che nei terminali POS, e che permette la comunicazione bidirezionale tra i due.
Una caratteristica fondamentale dell’NFC, che ne ha consentito un’ampia diffusione nell’ambito dei pagamenti, è la sua sicurezza. Il Tap To Pay impiega un processo che prende il nome di tokenizzazione. In pratica i dati che vengono trasmetti tra i due dispositivi non sono quelli reali della carta di credito: il sistema crea, ad ogni transazione, un token univoco che non contiene informazioni sensibili, e che può essere usato una sola volta in modo da garantire la protezione delle informazioni personali durante la transazione.
Ad accrescere i livelli di sicurezza dei pagamenti effettuati grazie alla tecnologia NFC vi è la possibilità di aggiungere il riconoscimento biometrico per autorizzare il pagamento o la richiesta di un codice d’accesso.
Inoltre, alcuni dispositivi incorporano anche un componente hardware detto Secure Element che serve a proteggere i dati sensibili anche nel caso in cui esso dovesse essere compromesso e permette di archiviare in modo sicuro le informazioni di pagamento e le chiavi crittografiche.
Tap To Pay: quali vantaggi presenta
Il sistema Tap To Pay, avvalendosi della tecnologia NFC, risulta essere sicuro sia per gli esercenti che per i clienti. Le transazioni sono criptate e i dati relativi alle carte impiegate non sono mai memorizzati.
Inoltre, i pagamenti avvengono in maniera veloce: ciò riduce i tempi di attesa alle casse e migliora l’esperienza dei clienti.
Sicuramente potranno trarre vantaggio dall’uso del Tap To Pay, non solo i tradizionali negozi al dettaglio o i piccoli esercenti, ma anche tutti coloro che lavorano senza una sede fissa: tassisti, artigiani, ambulanti, o coloro che partecipano a fiere o effettuano consegne a domicilio.
Un altro aspetto sicuramente gradito da molti piccoli imprenditori è dato dall’assenza di costi per l’acquisto o il noleggio del terminale POS. Per quanto concerne, invece, le commissioni percentuali che gli esercenti devono sostenere per accettare pagamenti tramite il Tap To Pay su iPhone, esse variano a seconda del tipo di carta usata dal cliente e dal paese in cui essa è stata emessa.
Il Tap To Pay può risultare utile anche come eventuale POS secondario, ad esempio nel caso di problemi di funzionamento di quello principale.