DIGITAL UTILITIES: LA CHIAVE DI APERTURA VERSO UNA REINGEGNERIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE E DELLE LOGICHE DI SERVIZIO

Il mercato delle utilities ha sperimentato, nell’ultimo decennio, un periodo di profondi cambiamenti che hanno sicuramente compromesso gli equilibri economici e strategici delle maggiori compagnie del settore energetico. L’apertura dei mercati, l’aumento di competitività, l’abbassamento dei prezzi hanno sicuramente contribuito a minare l’equilibrio economico e strategico dell’intera industry.

Sebbene tali fattori siano stati determinanti per un cambio di rotta delle strategie aziendali e dei modelli di business adottati, non è trascurabile il ruolo da protagonista rivestito dalla digital transformation, soprattutto negli ultimi anni.

È questo lo scenario in cui le compagnie di utilities hanno trovato la chiave di apertura verso una reingegnerizzazione delle infrastrutture e delle logiche di servizio, che ha innescato il circolo virtuoso di una trasformazione all’insegna della digitalizzazione.

COSA SI INTENDE PER DIGITAL TRANSFORMATION?

digitizationL’introduzione delle nuove tecnologie negli ambienti di lavoro e l’utilizzo massivo di device per la gestione dell’operatività quotidiana, conduce a volte ad una concezione di trasformazione digitale limitata e distorta. Avere un sistema IT sofisticato non significa intraprendere un percorso di digital transformation.

La trasformazione digitale si riferisce ad un cambiamento radicale, culturale e comportamentale delle persone, e si attua attraverso più fattori abilitanti, spesso ricondotti a strumenti tecnologici. Attraverso le tecnologie abilitanti possiamo risalire alle abitudini e alle necessità dei consumatori. Il cliente “moderno” è colui che esige un’esperienza di acquisto semplice, veloce e pratica; sembra quasi che il prodotto sia diventato secondario.

In questo contesto di mercato le utilities, per rimanere competitive, hanno compreso che da un lato era necessario incrementare e diversificare gli investimenti in infrastrutture e, dall’altro, rafforzare le strategie di ingaggio e di fidelizzazione degli utenti. Così le utilities stanno sfruttando il mondo digitale per definire nuove modalità di relazione e di gestione dei contratti e delle attività di supporto e assistenza.

IL TRUST DIGITALE A DISPOSIZIONE DELLE UTILITIES

Smart-Utilities

La digital transformation ha già fortemente impattato tutta la filiera delle utilities, basti pensare che, secondo l’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, tutto ciò che concerne le cosiddette smart utilities (es. smart metering, smart asset management, etc.) vale circa il 40% di tutto il volume dell’ IoT (Internet of Things) in Italia.

Quello dell’IoT è solamente un esempio concreto di come le utilities sfruttano l’opportunità di soluzioni digitali e innovative per disegnare nuovi processi di business in cui i CIO (Chief Innovation Officer) assumono un ruolo strategico volto a promuovere la cultura e le tecnologie digitali per rinnovare il modo di operare.

Ma cosa significa esattamente “rinnovare il modo di fare business”? Le risposte sono molteplici. Si potrebbe citare l’uso dei social per interagire con i clienti, o l’eventualità di consentire a quest’ultimi di stipulare contratti da remoto, in maniera semplice e veloce ma sicura e con una elevata user experience. Ne derivano benefici quali la riduzione del time-to-market e l’aumento del livello di sicurezza dettato dalla possibilità di conoscere con certezza il cliente finale.

Altro vantaggio fondamentale è la possibilità di offrire al cliente un servizio di utenza personalizzato. A tal proposito, l’analisi dei dati trasmessi dai vari device interconnessi rappresenta il vero valore aggiunto. La sfida è quella di tracciare in tempo reale l’effettivo consumo relativo a ciascuna utenza e costruire un’offerta mirata in grado di soddisfare e fidelizzare il cliente.

MA CHI CERTIFICA CHE IL VALORE NUMERICO TRASMESSO DA DEVICE SPESSO INTERCONNESSI TRA LORO SIA QUELLO EFFETTIVO?

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InfoCert è in grado di far fronte a questa esigenza attraverso le soluzioni trusted che l’hanno resa leader dei mercati rivoluzionati dalla digital transformation.

Attribuire un valore legale al luogo in cui il device memorizza un dato e blindarlo con un servizio di data certazione, conferirebbe un valore aggiunto sia all’utente finale, sia alla compagnia che eroga il servizio.

Trust, elevata user experience e gestione smart dei consumi sono i valori aggiunti percepiti dai clienti finali; semplificazione dei processi interni e di vendita e profonda conoscenza dei propri clienti (attraverso l’analisi dei dati generati certificati) sono tra i principali vantaggi delle compagnie del settore.

La digital transformation non si limita soltanto all’evoluzione dei canali b2c; ma ha influenzato profondamente anche la gestione interna dei rapporti con il personale. Pensiamo ad esempio a tutti i dipendenti dislocati nei plant di tutto il mondo che devono trasmettere informazioni sulla sicurezza degli impianti, sulle quantità di energia generata etc., oppure ai dipendenti incaricati di effettuare dei sopralluoghi presso le nostre abitazioni. Anche in questo caso l’esigenza è la medesima. La possibilità di certificare il luogo e il momento temporale dei rilievi, ma anche di certificare l’esito delle verifiche conseguite rappresenta un’opportunità di grande rilievo per tutti gli addetti del settore.

Se da un lato i profondi cambiamenti normativi e di mercato hanno affaticato le compagnie del settore negli ultimi 10 anni, dall’altro la possibilità di cavalcare le opportunità derivanti dalla digital transformation potrebbero rappresentare per l’intera industry un trampolino di lancio verso una nuova era di digital utilities.

Federica Massarelli

FEDERICA MASSARELLI

Consultant – New Business Development presso InfoCert,

società del Gruppo Teconinvestimenti

26 aprile 2017

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